TRIESTE – Il Consiglio di Stato ha confermato ancora una volta la sentenza del Tar sul progetto di terminal crociere fuori dalla Laguna.
Vanno riaperti i termini del Concorso di idee già proposto dall’Autorità di sistema portuale e va integrato il progetto Duferco denominato “Venis Cruise 2.0”.
Questo in sintesi ciò che ha sentenziato il Consiglio di Stato a seguito dei chiarimenti richiesti dall’Authority di Venezia dopo un’altra senteza di appello su una pronuncia del Tar.
Questo scrive in particolare il Consiglio di Stato nella parte conclusiva della sentenza:
… 10. Alla luce di tutte le esposte considerazioni il Collegio ritiene di rendere i
seguenti chiarimenti: a) la sentenza n. 8181 del 2023 ha già annullato “gli atti
indittivi del concorso di idee, nella parte in cui dispongono la collocazione dei
punti di attracco in ambito esterno alle “acque protette della Laguna di Venezia”,
precisando che per “acque protette” si intendono tutte le superfici interne alla
Conterminazione Lagunare di cui al d.m. LL.PP. n. 9/1999”;
b) il d.P.R. n. 148 del 2022 non appare idoneo ad avere alcuna incidenza sulla
fattispecie in esame e sull’esecuzione della sentenza n. 8181 del 2023. La
definizione di “acque protette della Laguna di Venezia”, inserita con il metodo
della novella nell’art. 1, rubricato “denominazioni e definizioni”, del d.P.R. n. 435
del 1991 sulla sicurezza della navigazione e della vita umana in mare, è destinata a
valere e a spiegare i propri effetti esclusivamente ai fini dell’applicazione delle
regole contenute in quel determinato atto regolamentare e, segnatamente, a
differenziare la navigazione lagunare rispetto ad altre fattispecie, quale la
navigazione in mare, con le correlate conseguenze in termini di dotazioni di
sicurezza dei natanti e di equipaggi;
c) ai fini dell’ottemperanza alla sentenza appare sufficiente la riapertura dei termini
della procedura, emendata dalle parti annullate dalla sentenza n. 8181 del 2023, e
consentire la presentazione delle domande ai partecipanti;
d) le ulteriori opzioni proposte dall’Autorità non possono formare oggetto di una
valutazione da parte del Collegio che si deve limitare a dirimere gli elementi di
dubbio o di non immediata chiarezza che siano di ostacolo all’esecuzione del
giudicato.

«La sentenza ci consente di avere una linea chiara e certa delle regole del gioco e del percorso che dobbiamo intraprendere con il concorso di idee. Finalmente possiamo compiere un passo in avanti, dopo la vicenda del contenzioso, verso il doveroso studio di alternative al di fuori della Laguna. È un passaggio importante – ha commentato il presidente dell’Autorità Fulvio Lino Di Blasio – perché Venezia è sempre stata all’avanguardia nella definizione di scenari che anticipano le sfide della portualità, nel rapporto con l’acqua e con la natura. Per noi si conferma un anno importante in cui molti nodi cruciali si stanno piano piano sciogliendo: a breve ci saranno importanti novità sulle nuove grandi concessioni, a metà maggio pubblicheremo i due bandi per i lavoratori portuali (ex art. 17) uno per Venezia e uno per Chioggia, le attività commissariali per le crociere proseguono e, ancora, i lavori del PNRR stanno continuando in piena regola. Questa sentenza ci consente un altro passetto in avanti. Molto ancora resta da fare e nel contesto veneziano la complessità è sempre più elevata e ogni centimetro è una conquista che comporta lo sforzo congiunto di tutto l’ecosistema, che deve marciare coeso».