TRIESTE – Nonostante dichiarazioni contraddittorie, conferenze stampa in separata sede e altri episodi di confusione, prosegue la protesta al Varco 4 del Porto di Trieste.
Anche oggi migliaia di persone si sono alternate durante la giornata – così come nei giorni scorsi – impedendo di fatto l’accesso dei camion da questo ingresso. Resta invece libero il Varco 1 di Riva Traiana, così come sempre stato dall’inizio della protesta che vede attive alcune decine di portuali triestini e numerosi manifestanti del movimento contro l’obbligo di Green pass.
La Samer & Co. Shipping, intanto, ha diramato un comunicato stampa per rispondere alle accuse su presunte irregolarità nel controllo dei Green pass al proprio terminal. “… la nostra azienda è stata tra le prime in Italia ad avvisare – lo scorso 15 settembre – i propri dipendenti della necessità di avere il green pass per poter accedere agli uffici della Compagnia” si legge nella nota.
“Dallo scorso 15 ottobre all’ingresso di tutti gli uffici – nelle sedi di piazza dell’Unità d’Italia, Interporto di Fernetti e Terminal Portuale di Riva Traiana – una guardia giurata controlla il green pass di dipendenti, fornitori e visitatori. Da ieri pomeriggio la misura è stata estesa anche al Terminal Portuale di Riva Traiana, dove
precedentemente venivano controllati – come prevede la norma e come erano stati informati i datori di lavoro di tutti i fornitori – i green pass dei soli dipendenti” specifica il comunicato. I controlli al terminal Ro-Ro del Porto di Trieste sono quindi da ieri attivi 24 ore su 24 ed estesi anche ai dipendenti dei fornitori, dopo che uno di essi – dipendente della Agenzia per il Lavoro Portuale del Porto di Trieste (ALPT) – è stato allontanato in quanto risultato, a seguito di verifica, sprovvisto di green pass. Samer Seaports & Terminals (concessionario del terminal Ro-Ro) ha aderito alla richiesta di sostenere, per i propri dipendenti, il costo dei tamponi.