TRIESTE – Fincantieri e Leonardo rafforzano la loro collaborazione con la firma di un Memorandum of Understanding nel dominio della subacquea.
L’iniziativa nasce anche alla luce della imminente costituzione del Polo nazionale della Subacquea, il centro italiano che andrà a rafforzare ricerca e innovazione nell’ambiente underwater, per mettere quest’ultimo in sicurezza e favorire opportunità industriali ed economiche.
Nel dettaglio, l’accordo punta allo sviluppo congiunto di una rete di piattaforme e sistemi di sorveglianza, controllo e protezione di infrastrutture critiche e aree marittime subacquee, per rispondere alle esigenze indicate a livello nazionale e nell’ambito di iniziative europee. Le società, inoltre, mirano a preservare e sviluppare le rispettive capacità e competenze per offrire ai potenziali clienti sistemi allo stato dell’arte, prestazioni elevate e competitive.
Prevista anche la valorizzazione della filiera italiana attraverso il supporto di Pmi e start-up che saranno chiamate a contribuire allo sviluppo di tecnologie innovative per lo specifico ambiente e in un’ottica multi-dominio.
Nel perimetro della cooperazione rientrano anche la protezione di reti strategiche sottomarine, cavi, dorsali di comunicazione e infrastrutture offshore, sistemi di allerta da minacce sottomarine, nonché la messa in sicurezza delle attività di prospezione, sea-mining ed estrattive sul fondale del mare per l’accesso a risorse minerarie preziose.
La firma è avvenuta tra gli amministratori delegati delle due società, Pierroberto Folgiero e Roberto Cingolani, alla presenza del Capo di Stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio Enrico Credendino.
«La nostra collaborazione con Leonardo, già consolidata attraverso la joint venture Orizzonte Sistemi Navali, si rafforza ulteriormente con questo Memorandum of Understanding nel settore subacqueo. Quest’ultimo – ha detto Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri – rappresenta un universo ricco di opportunità sul quale Fincantieri intende puntare con determinazione: dalla difesa delle infrastrutture critiche sottomarine all’impiego di droni. Il nostro obiettivo è continuare a innovare il settore con soluzioni all’avanguardia».
«Le grandi profondità del mondo subacqueo rappresentano una nuova frontiera della sicurezza, da affrontare con lo sviluppo di una nuova generazione di tecnologie. L’approccio non può che essere multidisciplinare, attraverso la forte sinergia dell’industria nazionale, che può vantare competenze uniche, allo stato dell’arte e riconosciute anche a livello internazionale. L’obiettivo strategico – ha commentato Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo – è quello di garantire il controllo, la sorveglianza, la sicurezza e la prosperità dello spazio subacqueo. Con Fincantieri stiamo lavorando per costruire un’offerta dedicata a questo dominio, a partire dalle nostre conoscenze e competenze più consolidate, come sensori, sistemi manned e unmanned».
Fincantieri e Leonardo collaborano da anni in ambito navale, mettendo in sinergia le competenze di leader mondiali rispettivamente nella progettazione e costruzione di navi di superficie e unità subacquee da un lato, e, dall’altro lato, nel sistema di combattimento navale, quest’ultimo costituito da comando e controllo, sensori, comunicazioni sicure e collegamenti dati, effettori, sistema di navigazione integrato e capacità di Modeling e Simulation multi-dominio. Le due aziende hanno inoltre specifiche expertise nelle soluzioni a pilotaggio remoto e nella loro completa integrazione nelle unità navali.
Nei giorni scorsi, Roberto Cingolani aveva annunciato accordi su vasta scala tra i due Gruppi.