TRIESTE – L’Accademia della Logistica e del Mare si è presentata ufficialmente ieri a Venezia, riunendo tre eccellenze della formazione per creare un hub unico nel panorama italiano. Un progetto che unisce tecnologia, cultura e occupazione, rivolto ai professionisti del futuro nel mondo del mare, della logistica e dei trasporti.

La proposta formativa dell’Accademia è ampia e mirata: include logistica portuale, manutenzione dei mezzi, security, radiocomunicazioni, consulenza e conduzione navale. L’ITS Marco Polo, ad esempio, vanta un tasso di occupabilità superiore al 90% entro un anno dal diploma, grazie alla capacità di progettare percorsi coerenti con le reali richieste del mercato. L’incontro con Regione Veneto, Confindustria Veneto Est e gli ITS del territorio si è svolto nella sede dell’ITS Marco Polo Academy, nella zona portuale di Santa Marta. L’Accademia aggrega tre realtà formative – ITS Marco Polo Academy, Venice Maritime School (Vemars) e Centro di Formazione Logistica Intermodale (CFLI) – con l’obiettivo di coprire l’intera filiera della formazione logistica e marittima.

«L’unione dei tre enti – ha spiegato il presidente Damaso Zanardo – moltiplica qualità e opportunità lavorative per gli studenti, grazie a un network in costante crescita. È un progetto pensato per offrire profili altamente specializzati, in grado di rispondere alle esigenze del mercato». L’Accademia dispone di strumenti all’avanguardia come i simulatori navali di ultima generazione, uno dei quali è stato presentato durante l’evento, mentre altri tre saranno inaugurati a luglio.

La Regione Veneto ha ribadito l’impegno nel potenziamento del sistema ITS, con risorse regionali e PNRR per un totale di oltre 147 milioni di euro. «Il sistema ITS Academy è un pilastro strategico per lo sviluppo del territorio – ha detto l’assessore Valeria Mantovan – e l’Accademia della Logistica e del Mare ne è un esempio virtuoso, capace di coniugare tradizione e innovazione».

Anche Confindustria Veneto Est ha sottolineato l’urgenza di formare nuovi professionisti in un settore in espansione, ma carente di figure specializzate. «È essenziale rafforzare il legame tra formazione e imprese – ha dichiarato la presidente Paola Carron – e far conoscere agli studenti le opportunità offerte dagli ITS. Il supporto del PNRR è importante, ma serve continuità oltre il 2026».

Secondo Cristiano Perale, coordinatore delle Fondazioni ITS venete, la crescita del sistema ITS è una risposta concreta al fabbisogno di 35 mila figure professionali nella regione. «Il nostro potenziale è enorme – ha detto – e siamo pronti alla sfida della riforma 4+2».

Il legame tra l’Accademia e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale si è concretizzato nella scelta della sede principale in ambito portuale, con spazi progettati per la didattica e le attività divulgative. «L’Accademia è un elemento aggregatore ideale – ha dichiarato il presidente Fulvio Lino Di Blasio – e unisce formazione, ricerca e innovazione, diventando un interlocutore di livello nazionale nel sistema portuale veneto».