MONFALCONE – Esistono diverse opzioni per intervenire subito sulla riduzione di emissioni e il treno è la prima fra queste. Il concetto è stato ribadito oggi a Monfalcone in occasione della tavola rotonda “Lo sviluppo della portualità e dei traffici nel nuovo contesto geopolitico”. L’evento, organizzato nell’ambito del progetto europeo Smooth Ports, è stato pensato come momento di confronto tra i partner del progetto stesso.
Il porto di Trieste è il primo d’Italia per numero di treni e il vicino porto di Monfalcone – specializzato in merci varie – si candida ad entrare nel sistema dei servizi ferroviari che ne caratterizzano l’offerta. Al convegno di oggi, ospitato dal Comune di Monfalcone con la sindaca Anna Maria Cisint, erano presenti anche esponenti del porto di Amburgo e Lennert Dewaelsche, rappresentante della Società Hhla, che ha di recente acquisito Piattaforma Logistica Trieste nello scalo internazionale del Friuli Venezia Giulia. Proprio Dewaelsche ha posto l’accento sul treno come settore nel quale si potrebbe ulteriormente migliorare l’efficienza al Porto di Trieste, dove HHLA punta a riceve e spedire almeno il 60% della merce via ferrovia.
Non sono mancate le dolenti note, in particolare al termine dell’intervento di Giuseppe Bortolussi, presidente Interporto Pordenone, recentemente collegato via treno proprio al porto di Trieste. «I progetti Rfi (Rete ferroviaria italiana) per il Friuli Venezia Giulia sono datati 2024, con prospettive di realizzazione di 15 anni. Quando metteremo mano ai nodi che interessano il sistema ferroviario regionale? Come potremo far girare un numero di treni maggiore di quello che facciamo adesso?» si è chiesto retoricamente Bortolussi.
Alla tavola rotonda sono intervenuti anche il direttore marittimo del Fvg, contrammiraglio Vincenzo Vitale, Vittorio Torbianelli, Segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, Stefano Visintin, presidente Confetra FVG, l’europarlamentare Elena Lizzi e Diago Stinco, Diego Stinco, consigliere delegato Agenzia Operatori Marittimi, Agenzia imprenditoriale operatori marittimi di Trieste.
L’obiettivo principale di Smooth Ports, finanziato dal programma INTERREG EUROPE, è la riduzione delle emissioni di CO2 rispetto alle attività portuali, con riferimento anzitutto alla riduzione del traffico stradale, all’interno e all’esterno del porti. Il tutto attraverso una serie di interventi che riguardano le procedure di sdoganamento delle merci, le soluzioni ITC e di comunicazione digitale, la sperimentazione di carburanti alternativi.