TRIESTE – Primo in Italia, Interporto Padova sorveglia il terminal intermodale con un drone operativo sia di giorno che di notte. Il sistema è stato attivato dopo il rilascio da parte di ENAC dell’Autorizzazione Operativa per missioni di volo automatiche, che include decolli da un hangar robotico e monitoraggio da remoto da parte di piloti qualificati.
Come già annunciato a ottobre 2024, il progetto prevede l’impiego di sistemi ad elevata automazione per la sicurezza logistica, sviluppati insieme alla Remotely Piloted Aircraft Systems Academy (Cardtech). La sorveglianza dall’alto copre l’intera area del terminal – circa 350.000 metri quadrati – e punta a estendere l’impiego dei droni anche a nuove applicazioni logistiche e industriali.
L’autorizzazione rilasciata da ENAC è la prima nel suo genere in ambito interportuale in Italia ed è in linea con le più recenti regolamentazioni EASA. Si tratta di un’autorizzazione “SPECIFIC BVLOS”, che consente voli oltre la linea visiva con piena automazione, a patto che sia sempre disponibile il controllo manuale da parte di un pilota. Il drone decolla da un hangar che funge anche da stazione di ricarica e, in caso di anomalie (es. accessi non autorizzati o principi di incendio), invia un alert alla control room.
Oltre alla sicurezza, la collaborazione tra Interporto Padova e RPAS Academy punta allo sviluppo futuro di vertiporti merci e payload intelligenti per il trasporto di colli leggeri, con l’obiettivo di rendere la logistica sempre più sostenibile.
Per il direttore generale di Interporto Padova, Roberto Tosetto, si tratta di “un importante passo per tutta la comunità logistica”, mentre Claudio Canella, vicepresidente dell’Associazione Italiana Droni, sottolinea “l’unicità del percorso normativo compiuto, che oggi consente di replicare l’esperienza anche in altri contesti”.
Il sistema è già attivo e operativo. Ulteriori evoluzioni sono previste nei prossimi mesi.