TRIESTE – Semestre in crescita per il porto di Capodistria, che registra aumenti nel traffico complessivo, nel settore container e in quello delle automobili. Ottime anche le performance del settore finanziario, con ricavi ben oltre le aspettative.
Con 11,74 milioni di tonnellate movimentate nei primi sei mesi dell’anno, Luka Koper (società che controlla lo scalo) aumenta del 13% il dato dello scorso anno. In aumento anche i container che, con 526.500 Teu crescono del 3%. Un +11% viene invece rilevato sul numero di automobili transitate al terminal, con 367.300 unità. Nel dettaglio, merci varie aumentano del 25%, grazie soprattutto ai maggiori volumi di prodotti siderurgici e di gomma; il terminal rinfuse liquide registra un +41%, mentre il settore delle rinfuse solide merci sfuse crescono del 20%.
I ricavi netti, sempre fino al 30 giugno, salgono a 155,1 milioni di Euro, con un +35%. Da segnalare anche l’EBITDA (utile prima degli interessi, delle imposte, degli ammortamenti e delle svalutazioni) che, con 63,2 milioni di Euro, cresce addirittura del 95 % rispetto allo stesso periodo del 2021.
Nel commentare i dati, Luka Koper fa riferimento alla pandemia da Covid 19 e alla guerra in Ucraina. In particolare all’impatto di quest’ultima sulle tendenze economiche del 2022: aumento dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime. Come già fatto nei mesi scorsi, il Gruppo Luka Koper ribadisce però la scarsa esposizione verso i mercati di Russia e Ucraina. “Per il resto, la situazione della logistica non è mai stata così complessa a livello globale come negli ultimi tempi, con il coinvolgimento sia del trasporto terrestre che di quello marittimo. Continuano gli arrivi irregolari di navi, sono in corso ampie operazioni di manutenzione e investimenti in interventi ferroviari sulla rete, che comportano tempi di transito dei carri significativamente più lunghi. Di conseguenza, le capacità di stoccaggio nei porti sono molto congestionate, poiché il turnover delle merci è rallentato. Gli esperti prevedono che le deviazioni nelle catene logistiche continueranno anche nel prossimo periodo” commenta Luka Koper.
Si fa notare, inoltre, come gli indicatori finanziari raggiunti nella prima metà del 2022 siano stati migliori di quelli pianificati. L’aumento dei ricavi netti delle vendite viene attribuito principalmente alle attività di stoccaggio, conseguenti al rallentamento delle spedizioni di merci. Normalizzandosi la situazione, la crescita dei suddetti ricavi dovrebbe diminuire, anche se risulta difficile fare previsioni in termini di tempo. L’aumento dei ricavi, infine, è attribuito anche all’aumento dei prezzi e dei servizi aggiuntivi. Il Gruppo Luka Koper segnala anche i nuovi investimenti, soprattutto nell’area del terminal container, per un nuovo ciclo di sviluppo del settore, considerato strategico. Nella prima metà del 2022 sono stati investiti complessivamente 31,9 milioni di euro.