VENEZIA – Authority e Dogane hanno digitalizzato i varchi merci di Porto Marghera: tempi di sosta dei camion abbattuti del 75% per i camion.
Conclusa la fase di sperimentazione, quella presentata oggi è il primo di una serie di servizi che, entro il prossimo biennio, dovrebbe portare ad una completa automatizzazione dei varchi.
Venezia sarà dunque il primo porto in Italia ad abolire la procedura analogica con lo stop dei camion in uscita con container carico e attesa del visto per ripartire. Con la lettura della targa, si confrontano i dati immessi al terminal per il controllo da parte della Guardia di Finanza.
«La costante e proficua collaborazione con Agenzia delle Dogane e Monopoli ci ha permesso di condurre con successo una sperimentazione d’avanguardia in Italia che, fin da subito, ha mostrato ricadute positive misurabili in termini di fluidificazione del traffico su gomma in area portuale, di velocizzazione dei tempi di sdoganamento delle merci e di riduzione delle emissioni di CO2. È un passo importante verso la full digitalization del porto lagunare, obiettivo fondamentale per la strategia complessiva dell’Ente, che mira a migliorare le performance degli scali gestiti, accrescendone la competitività e l’attrattività a livello internazionale e riducendone l’impronta ambientale» ha commentato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio.
Interessante e intenso il programma presentato per il biennio 2023-2024. L’obiettivo è quello di automatizzare ‘import ei container, digitalizzare e automatizzare l’import delle rinfuse (sia su gomma che su ferro), nonché di digitalizzare l’export sia su gomma che su ferro.
Automazione doganale consiste nell’utilizzo di strumenti elettronici per leggere targhe, carri, casse o container, senza intervento puntuale della Guardia di finanza.
«Fa piacere vedere i numeri delle ricadute che questi servizi hanno nella realtà. Si tratta di un programma di digitalizzazione dei porti, tenendo conto della diversità tra gli scali. Dobbiamo scambiarci i dati e lavorare insieme per evitare il cartaceo, non vogliamo calare i processi dall’alto» ha spiegato Laura Castellani, direttore della Direzione Centrale Organizzazione e Digital Transformation dell’Agenzia delle dogane.
La procedura presentata oggi garantisce, non solo una migliore gestione dei controlli, ma anche un miglioramento della sostenibilità, riducendo le emissioni prodotte dai mezzi in attesa all’uscita e riducendo l’uso della carta. Dai test effettuati, è stata riscontrata una netta riduzione dei tempi di passaggio al varco, con il riscontro merci che ora avviene in pochi secondi. Il tempo medio di sosta di ogni camion al varco è passato, infatti, dai 53 secondi con la procedura analogica ai 14 secondi con quella digitale.