TRIESTE – La Giunta della Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato l’elenco dei Comuni che verranno proposti per l’attuazione della Zona logistica semplificata (ZLS).
L’iter prevede ora che la lista e gli altri dettagli del territorio siano inviati al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale per ricevere l’approvazione. Entro l’autunno si spera invece di vedere firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per il via libera alle operazioni.
Questo l’iter necessario per l’applicazione della ZLS che, spiega la Regione FVG, si innesta in un processo di ammodernamento della struttura industriale e della dotazione infrastrutturale già avviato. Nei territori che verranno riconosciuti quali aventi diritto alla ZLS, la Regione intende rinforzare l’attrattività con una serie di interventi di semplificazione: riduzione della complessità e dei tempi dei procedimenti amministrativi, corretto instradamento delle istanze di insediamento, rafforzamento delle tecnologie digitali.
“L’effettiva attuazione e sostenibilità degli interventi di semplificazione amministrativa, sia posti dalla legislazione statale sia posti a livello regionale, nonché la concreta gestione della ZLS presuppongono e richiedono una precisa individuazione delle funzioni e competenze amministrative dei soggetti coinvolti nel governo e nella gestione della ZLS, nonché delle forme di raccordo tra gli stessi” si legge in una nota dell’ente.
Di grande importanza e interesse sono anche le agevolazioni di carattere fiscale, in termini di credito d’imposta per gli investimenti alle nuove imprese e a quelle esistenti che operano nelle aree della ZLS FVG che ricadono nei Comuni interessati dagli aiuti di Stato a finalità regionale (dunque nelle cosiddette aree “AFR”)
Il collegamento con la rete dei tre porti (Trieste, Monfalcone e porto Nogaro) e i quattro Interporti (Trieste, Gorizia, Cervignano e Pordenone) sono alla base dei criteri che hanno permesso di stabilire la lista dei Comuni. Ma al fine di individuare la superficie della ZLS-FVG, sono stati determinati dei criteri raggruppati in tre macro categorie: economico, green e logistico.
Questo l’elenco: Amaro, Buja, Buttrio, Brugnera, Cervignano del Friuli, Cividale del Friuli, Gorizia, Manzano, Mereto di Tomba, Moimacco, Monfalcone, Mossa, Osoppo, Pavia di Udine, Pordenone, Ronchi dei Legionari, San Giorgio di Nogaro, San Giovanni al Natisone, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Staranzano, Tarvisio, Torviscosa, Udine, Venzone e Zoppola.
La superficie della ZLS è pari a 1.457 ettari. La Regione FVG, con delibera di Giunta Regionale, potrà specificare successivamente le singole aree sia all’interno dei singoli perimetri comunali, sia relativamente all’eventuale modificazione delle stesse tra i diversi Comuni rientranti nelle ZLS.
In generale, la batteria dei 26 Comuni afferenti alla ZLS presenta funzioni, specializzazioni e relazioni di filiera complesse e articolate che si sviluppano all’interno dell’intera Regione e che trovano qui alcuni dei centri produttivi o gestionali più importanti. Al fine della gestione della ZLS, verrà istituito un Comitato di indirizzo, composto da un Commissario straordinario di nomina governativa d’intesa col presidente della Regione, il Presidente di AdSP del Mare Adriatico orientale, un rappresentante della Regione (il Presidente o suo delegato), un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un rappresentante di nomina ministeriale (MIMS) e un rappresentante dei Consorzi di sviluppo economico. Nell’ambito delle attività del Comitato di indirizzo è prevista anche la possibilità di identificare zone franche doganali ricomprese nelle aree ZLS funzionali all’attivazione di corridoi doganali, attraverso il confronto stretto con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli.