TRIESTE – Si terrà l’8 giugno prossimo il nuovo tentativo di vendita per le due navi di Giuliana Bunkeraggi, società sotto procedura di concordato preventivo, che ha appena ceduto a Costa e MCS le quote di Tami.
Stavolta la riduzione della base d’asta decisa dal liquidatore giudiziale, Giancarlo Crevatin dell’omonimo studio di Trieste, segna un ribasso importante dopo i tentativi andati a vuoto. L’offerta per portarsi via entrambe le navi parte da 840mila euro.
A marzo le due imbarcazioni erano state suddivise in due lotti: il primo relativo alla “Piero N” (anno di costruzione 1993), tanker di 89,60 metri e 2349 tonnellate di stazza lorda; il secondo la “Marisa N” (anno di costruzione 1980), oil recovery ship di 70,75 metri e 1276 tonnellate di stazza lorda. In quell’occasione il prezzo base era di 800mila e 600mila euro per i rispettivi lotti.
Dello stesso patrimonio faceva parte anche la quota di partecipazione societaria di Tami (Trieste adriatic maritime initiatives srl), che controlla al 60% la società gestore, tra l’altro, del terminal crociere del porto di Trieste, TTP (Trieste terminal passeggeri. L’offerta di Costa eMSC per questa partecipazione è stata da poco accettata, mentre erano già stati messi in vendita e aggiudicati due beni immobili nel centro di Trieste. Le procedure di liquidazione, avviate nel 2019 da Tribunale di Trieste, avevano visto la Ocean (famiglia Cattaruzza) acquistare imbarcazioni e concessioni per oltre 1,6 milioni di euro, mentre altre due unità erano state cedute alla Petromar di Venezia. Nel dicembre del 2020, invece, la Walter Tosto, aveva rilevato all’asta l’intera area dei Depositi Costieri per 6,4 milioni di euro.