TRIESTE – Procedono secondo programma i lavori dell’Autorità di Sistema Portuale nel nodo di via della Chimica a Porto Marghera, uno degli snodi cruciali per l’accesso alla zona industriale e ai terminal di Fusina.
L’intervento, finanziato con fondi pubblici del Pnrr, mira a rendere più fluido e sicuro il traffico veicolare e ferroviario, riducendo le interferenze tra i due sistemi di trasporto e migliorando l’accessibilità all’area portuale e industriale.
L’opera si avvicina al traguardo con una previsione di collaudo entro il primo trimestre del 2026, mentre il completamento dei lavori è atteso già per la fine del 2025. Attualmente, l’avanzamento della componente stradale è pari al 60%. Tra gli elementi principali del progetto vi sono un nuovo viadotto metallico lungo 187 metri, due rotatorie con relativi svincoli e la separazione dei flussi di traffico tra la SP24 e le vie Malcontenta, dell’Elettronica, della Chimica e della Meccanica.
Parallelamente, è previsto il raddoppio del raccordo ferroviario di via dell’Elettronica, ancora in attesa di finanziamento. L’intervento servirà a migliorare la gestione dei convogli merci, che oggi viaggiano su un solo binario e attraversano in più punti la viabilità ordinaria, causando rallentamenti.
Un secondo cantiere è attivo nella zona di Malcontenta, dove l’Authority sta costruendo una nuova rotatoria all’incrocio tra via delle Valli e via dell’Elettronica, per ottimizzare l’accesso a Fusina e, in prospettiva, al terminal container di Montesyndial. L’opera, finanziata con 2 milioni di euro, è attualmente al 40% del completamento e dovrebbe essere ultimata entro fine anno, con la conseguente riapertura di via dell’Elettronica, oggi chiusa al traffico pesante diretto allo stabilimento San Marco Petroli.
«Prende forma, un tassello alla volta, il ridisegno del porto commerciale e industriale di Venezia. In questo contesto – spiega il presidente dell’Authority, Fulvio Lino Di Blasio – l’aggiornamento del nodo viario, stradale e ferroviario, di via della Chimica gioca un ruolo essenziale anche in vista dell’entrata in funzione del nuovo terminal container di Montesyndial. Con queste opere, oggi in avanzata fase di realizzazione e quasi integralmente finanziate dal Pnrr, garantiremo un accesso più agevole e veloce ai terminal e alle aree industriali di Porto Marghera, migliorando la sicurezza degli automobilisti, dei lavoratori e degli operatori della logistica. Contestualmente ai lavori descritti, siamo intervenuti sulla messa in sicurezza della viabilità dell’area anche con interventi più circoscritti, ad esempio ripristinando il manto stradale deteriorato, accogliendo le segnalazioni fatte nelle scorse settimane da alcuni rappresentanti dei lavoratori. La rete di drenaggio superficiale prevista dai lavori in progetto e la riasfaltatura completa dell’intera sede stradale elimineranno definitivamente il problema».