VENEZIA – Ha preso il via questa mattina a Venezia il Salone Nautico 2023, un salone votato alla sostenibilità, che ha allargato del 50% la partecipazione di barche a vela e del 30% per cento le imbarcazioni elettriche.
L’impatto, all’ingresso dell’Arsenale, è quello dei grandi eventi, in uno spazio ristretto, che da più parti è stato definito “boutique”.
A celebrare l’avvio della quarta edizione sono state le istituzioni, vista la presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa e del ministro Matteo Salvini. Presenti anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, i quali hanno ospitato gli interventi del presidente dell’Ice Matteo Zoppas e di Renato Brunetta, presidente del Cnel e della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità.
Interessanti i numeri offerti proprio da Zoppas, il quale ha sottolineato: «La nautica è il fiore all’occhiello dell’export italiano. Sette miliardi è il fatturato della nautica italiana, di cui 3,3 diretti verso l’estero, +13-15% rispetto all’anno scorso, ma +50% rispetto al 2019, numeri importanti. È stato il comparto con cui con grandissima resilienza i nostri imprenditori sono stati molto bravi a combattere le difficoltà, sia con la pandemia, che il conflitto bellico. Oggi stanno crescendo». Zoppas ha proseguito elogiando il sindaco nella creazione del brand Salone nautico: «Ci auguriamo cresca anche dal punto di vista della qualità, qui ci sono i principali player del mercato italiano che sono gli stessi di quello straniero».
Altri dati sono stati snocciolati da Fabrizio D’Oria, direttore di Vela: «Un salone in crescita qualitativa e quantitativa, 180 espositori, 40 stranieri, 300 barche di cui 240 in acqua. L’Italia è leader del settore nautico, ha il 12% del mercato mondiale, sui super yacht ha circa il 50%».
«Entro l’anno arriverà la riforma dei porti, ma anche il codice degli appalti pubblici». Queste le parole con cui il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto all’apertura della manifestazione. Il ministro delle Infrastrutture ha poi proseguito annunciando un ritorno: «Tornerò in Veneto per inaugurare la Pedemontana e l’alta velocità prima fino a Vicenza e poi a Venezia. Questa città è un bene dell’umanità e chiedere un contributo a chi viene da fuori per vedere questa bellezza penso possa esser un ragionamento da portare avanti». In seguito ha anche aggiunto che «Il protocollo fanghi è una risposta di buon senso» e si è detto contrario all’applicazione di tasse e superbolli.
«Non siamo in concorrenza con Genova, siamo due saloni alternativi, qui si può arrivare in barca, dall’Adriatico, che è un mare molto sorvegliato» ha detto il sindaco Brugnaro. Dopo di lui è toccato a Zaia prendere la parola: «Oggi è il Brugnaro’s day, ci ha creduto bisogna dargli merito. Le imprese del comparto sono per il 97% Pmi, con un fatturato di quattro miliardi di euro». Il capo di Stato maggiore della Marina Militare Ammiraglio Squadra, Enrico Credendino, ha poi continuato: «Tra Venezia e la Marina ci sono rapporti eccellenti, questo Salone è cresciuto negli anni». Il presidente del Cnel e della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità Renato Brunetta ha aggiunto: «Vogliamo far tornare l’arte navale a casa, Venezia è la più antica città del futuro». Da ultimo, il presidente La Russa ha concluso dichiarando che: «L’Italia deve diventare capitale della nautica nel mondo».