TRIESTE – Nuovi nomi per il futuro dello stabilimento Wartsila, mentre è in banchina la nave pronta a prelevare i motori di DSME (Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering).
La UHL Fusion dovrebbe iniziare le operazioni di imbarco giovedì mattina, ma il condizionale è quanto mai d’obbligo considerata la situazione a dir poco fluida attorno a ciò che accade a Wartsila Italia in quel di Trieste. Il Tribunale (Sezione civile-Controversie del Lavoro) ha costretto il Gruppo finlandese a rivedere la procedura per i licenziamenti. Cessato lo “sciopero a scacchiera” tramite il quale i lavoratori portuali avevano espresso solidarietà a quelli di Wartsila in attesa di essere licenziati, niente osterebbe all’imbarco dei 12 motori già venduti a DSME. È di oggi però, una nota con la quale i sindacati di categoria annunciano di aver ricevuto un invito all’incontro da parte dei coreani di DSME. Per parlare di cosa? Probabilmente del futuro dello stabilimento, sul quale i costruttori coreani hanno senz’altro un interesse più o meno diretto: i motori sono di ottima qualità e non occorre mandare la nave fino in Finlandia (è lì che si sposterà la produzione) per prelevarli.
“Le Segreterie Territoriali di FIM-FIOM-UILM sono state contattate dai coreani della
DSME che hanno chiesto formalmente la disponibilità ad un incontro. Siamo in attesa di definire la data ed il luogo dello stesso. Successivamente verrà emanato un comunicato con i dettagli. Le Segreterie Territoriali di FIM-FIOM-UILM hanno posto come condizione pregiudiziale all’incontro che non vengano fatte azioni di forzature per l’imbarco dei motori” recita la nota sindacale.
Bocche cucite a livello ufficiale (istituzioni e sindacati), ma si sa che ci si sta già muovendo, sia a livello ministeriale che diplomatico, per cercare soluzioni che consentano di mantenere a Trieste l’attività di produzione. Una prima ipotesi vorrebbe coinvolta Leonardo (ex Finmeccanica), sfruttando gli incentivi statali legati allo sviluppo di tecnologie militari e assicurando l’operatività del sito per qualche mese. Dopo l’acquisto degli asset, Wartsila lascerebbe definitivamente il posto alla coreana Hyundai HiMSEN, fabbrica di motori 4 tempi che fornisce il 90% delle installazioni di DSME (Daewoo shipbuilding & marine engineering). Il Gruppo finlandese, infatti, non intende cedere la produzione direttamente a concorrenti.
Una seconda ipotesi – che era lecito attendersi a breve – cita invece un interessamento di MAN. L’azienda tedesca, concorrente di Wartsila sulla produzione di motori, ha recentemente rafforzato la propria presenza in Cina (anche a livello di assistenza post vendita) ed è proprio il mercato del Far East ad essere interessante in questa vicenda. Il nome di MAN sta circolando con insistenza nelle ultime settimane tra gli addetti ai lavori anche se, come quella di Hyundai HiMSEN, al momento resta un ipotesi senza alcuna conferma.