TRIESTE – Le crociere ai porti di Trieste e Monfalcone hanno chiuso una stagione da record con più di 560mila passeggeri.
I numeri parlano chiaro e riportano un record in parte inatteso e una crescita pesante rispetto all’avvio di un’attività, gestita da Trieste terminal passeggeri, relativamente recente. Basti pensare che nel 2019, ultimo anno prepandemia, i crocieristi furono 177.000.
Dopo i dati più che confortanti del 2022 (520.130 passeggeri in totale), il 2023 ha visto al porto di Trieste 476.641 passeggeri (imbarcati 150115/ sbarcati 148453/ transitati 178073) e al porto di Monfalcone 92.041 (imbarcati 32149/ sbarcati 31053/ transitati 28839). Il tutto per un totale di 568.682.
Numeri che, nel loro complesso, sarà difficile mantenere, considerando che MSC Crociere ha deciso di abbandonare Monfalcone per far rotta su Venezia, porto d’elezione che sta recuperando la crocieristica dopo i ben noti eventi che hanno escluso la Stazione marittima dagli ormeggi delle grandi “navi bianche”.
Nel 2022 le toccate erano state 184 a Trieste e 28 a Monfalcone, nell’anno appena trascorso invece, Trieste ne ha viste 140 e Monfalcone 27. Meno navi ma con più passeggeri dunque. Le previsioni per la stagione 2024 si attestano a 159 toccate a Trieste e nessuna a Monfalcone, anche se è già chiaro che non sarà così perché lo scalo di Portorosega sarà sicuramente visitato da qualche unità senza programmazione.
«Faremo il possibile per creare nuove opportunità su Monfalcone. Va detto che le navi più piccole, con pescaggio ridotto, hanno trovato nuovamente interesse su Venezia. Stiamo però facendo navi più grandi, e con più passeggeri. Il record, infatti, è stato raggiunto nonostante il minor numero di toccate. Non c’è alcun disimpegno su Monfalcone, stiamo lavorando per valutare tutte le opzioni e ricordo anche che, quando Venezia è in difficoltà, magari a causa della nebbia, si guarda proprio a Monfalcone. Va detto infine che il porto di Monfalcone è prettamente commerciale, laddove noi cerchiamo di ritagliare una parte turistica» spiega Gianluca Madriz, presidente di TTP espresso dall’Autorità portuale.
«Nel 2023 abbiamo superato l’obiettivo che ci eravamo prefissati ma, al di là dei numeri, si tratta di un risultato per l’intero Friuli Venezia Giulia. Trieste la fa da padrone con il colpo d’occhio di piazza Unità, ma dietro c’è tanto altro. Le sinergie con Regione e Comuni sono state fondamentali, perché anche la crocieristica potesse trovare soddisfazione – aggiunge Madriz – presentando l’offerta turistica integrale del territorio. Un’offerta molto varia, anche in vista di eventi con ricaduta internazionale, vedi Go2025. I singoli passeggeri hanno tutti un loro seguito personale e fanno conoscere Trieste ma anche l’intero Friuli Venezia Giulia».
Per l’anno in corso, quindi, si punta a mantenere un modello che sta funzionando, anche se lo stesso Madriz non nasconde le preoccupazioni per quanto sta accadendo a livello internazionale. «Preoccupa la situazione contingente a livello globale. Le guerre e la crisi del Mar Rosso-Suez potrebbero ampliarsi e ovviamente anche noi siamo soggetti a delle dinamiche molto più grandi di quanto possano essere gli interventi di TTP. Lo misureremo nei mesi a venire, anche se la speranza è che si capisca che bisogna non tollerarci, ma andare d’accordo» conclude Madriz.