TRIESTE – Il bilancio del 2022 della Agenzia del Lavoro Portuale di Trieste si chiude in modo positivo in tutte le sue voci.
Le giornate di lavoro sono passare da 44418 del 2021 a 46774 del 2022, il fatturato cresce da 10 milioni 425mila euro a 11 milioni 225mila. Il saldo positivo è di 12mila euro, tenendo in considerazione che la mission dell’Agenzia è costituita dall’avviamento al lavoro e dal garantire i salari dei dipendenti. Nel 2022 l’Agenzia, in accordo con tutte le organizzazioni sindacali, ha riconosciuto ad ogni lavoratore 800 euro netti in più, quali ristori per attenuare l’aumento dei costi di carburanti e energia. Inoltre, l’Agenzia ha premiato i dipendenti che hanno assicurato una ulteriore disponibilità al lavoro, con il risultato di aver ridotto del 30% i mancati avviamenti. Alpt è passata da 1828 (nel 2021) a 1287 (nel 2022) turni per i quali non c’è stata la possibilità di coprire – per piena occupazione – le richieste degli operatori portuali.
“Il drammatico incidente che ha colpito il nostro collega Paolo Borselli ci ha addolorato profondamente. Il porto di Trieste, la nostra Agenzia, ha reagito come una comunità, stringendosi attorno alla famiglia. La sicurezza nel lavoro portuale va perseguita costantemente. Nel 2022 le giornate perse derivanti da infortunio si sono ridotte a 1000 rispetto alle 1800 del 2021. È cresciuto l’impegno sulla formazione, aumentando la capacità del portuali della Agenzia di operare su più mansioni. Questi risultati sono stati possibili per l’impegno dei dipendenti e per la fiducia che il Porto di Trieste e le sue imprese riconoscono in ALPT” si legge in una nota stampa.