TRIESTE – Più di 280.000 camion trasferiti da gomma a rotaia, un taglio di 98mila tonnellate di CO2, 17,8 tonnellate per ogni treno.
Questi i numeri, resi noti oggi, dello sforzo per la sostenibilità messo in pratica da Alpe Adria, società di logistica intermodale partecipata dall’Autorità di sistema che governa i porti di Trieste e Monfalcone.
A illustrare alcune cifre del bilancio, in termini di conformità ai criteri ESG e quindi di sostenibilità ambientale economica e sociale, è stato il Ceo di Alpe Adria, Antonio Gurrieri, nell’ambito di un evento organizzato a Trieste in occasione della Barcolana 55. «L’obiettivo della sostenibilità, in linea con gli obiettivi indicati dall’Unione Europea che chiedono di arrivare allo shift modale di traffico ferroviario del 30% entro il 2030 e del 50% entro il 2050, è stato parte integrante delle nostre attività fino ad oggi e lo sarà anche per le nostre strategie espansive in futuro. Ci piace ricordare – – ha detto Gurrieri – una citazione di Gro Harlem Brundtland, ex Ministra di Stato della Norvegia, la quale affermava già nel 1987 che lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri».
Gurrieri ha aperto la sua relazione illustrando, nel contesto regionale, nazionale e internazionale, il ruolo della società, che nel 2022 ha raggiunto i 96 milioni di euro di valore della produzione, ha operato 5.650 treni lungo le rotte di tutta Europa, gestendo complessivamente 657.000 Teu (intermodale mare e terra) e raggiungendo un load factor (coefficiente di riempimento a treno) parti all’86%.
Alpe Adria ha, di recente, inaugurato un nuovo corridoio ferroviario tra l’Italia, l’Unione Europea ed i Balcani occidentali, per supportare le imprese di produzione di territori che interagiscono tra loro, anche attraverso gli hub del Friuli Venezia Giulia e la Serbia centrale (Belgrado).
«Intendiamo continuare a sviluppare servizi di logistica intermodale attraverso un ruolo innovativo e la presenza attiva nelle aree geografiche di interesse strategico – ha sottolineato Gurrieri – e all’interno di segmenti della catena logistica, anche attraverso possibilità di partecipare, ove necessario, in società di gestione dei nodi portuali ed interportuali. Ci affidiamo a modelli di business collaborativi capaci di facilitare l’accesso neutrale e sostenibile a servizi di corridoio multimodali complessi. Senza trascurare l’obiettivo di aumentare il nostro valore della produzione».