TRIESTE – Nuovi incentivi per le aziende della Carinzia che vogliono trasferire su treno merce oggi trasportata su gomma.
Con questa iniziativa l’Austria prova a spingere il Corridoio doganale fra il porto di Trieste e Furnitz (centro logistico nei pressi di Villaco), presentato con grande enfasi a dicembre dello scorso anno.
Del resto, si tratta del primo in Europa, ed è particolarmente interessante per lo scalo del Friuli Venezia Giulia perché teoricamente replicabile su molti altri tragitti che lo collegano al resto d’Europa, dove finisce l’80% delle merci movimentate. L’operatività del Corridoio doveva partire e gennaio, restando in capo al porto di Trieste i controlli di sicurezza ed altri obbligatori, come quelli sanitari.
Al momento però, non c’è traffico sufficiente per treni interi e sfruttare il singolo vagone è costoso. Su tutto si innesta la polemica interna – riportata nei giorni scorsi dalla Kleine Zeitung di Klagenfurt – tra Governo austriaco e OBB. L’azienda di Stato è chiamata all’ampliamento del terminal: progetto approvato ma in attesa che le condizioni siano quelle più adatte all’intervento.
Nel frattempo, il presidente della Camera di commercio della Carinzia, Jürgen Mandl, sostiene che il Corridoio Trieste-Furnitz potrebbe partire in autunno e che quindi ci sarà un gap tra la realizzazione tecnica (già avvenuta) e quella pratica. Anche con questo obiettivo, nei giorni scorsi, il ministro dell’Economia Sebastian Schuschnig e lo stesso Mandl hanno annunciato un’agevolazione a favore delle imprese carinziane che importano o esportano sul territorio. Si tratta di 240 euro a carro, con un totale di circa mezzo milione di euro messo a disposizione sul modello già visto in Bassa Austria e nel Salisburghese.
«La Carinzia è convenientemente situata su diversi assi di trasporto europei come l’asse Baltico-Adriatico, il collegamento dalle Alpi ai Balcani occidentali e all’inizio e alla fine della rotta marittima. Ecco perché ci aspettiamo che la promozione dei singoli carri aiuti anche i produttori e le aziende di trasporto a sfruttare maggiormente il corridoio doganale tra Villach/Fürnitz e il più grande porto del Mediterraneo, Trieste. Cambiamenti come questo richiedono tempo e vogliamo offrire un incentivo per farlo» ha detto Jürgen Mandl.
In futuro, il programma di supporto sarà gestito direttamente dal LCA Logistik Center Austria Süd GmbH (LCAS). L’amministratore delegato di LCAS, Udo Tarmann: «Grazie al nuovo e mirato percorso di finanziamento statale, in futuro saremo in grado di raggiungere anche le piccole imprese carinziane, che finora non sono state in grado di sfruttare il potenziale dello spostamento alla ferrovia a causa dei costi troppo alti».