TRIESTE – La Commissione europea ha approvato il secondo grande progetto per lo sviluppo della Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico.
Si tratta di un finanziamento di 7,6 milioni di euro, assegnato alla Piattaforma di investimento per l’idrogeno pulito del Nord Adriatico che si occuperà di accelerare le azioni di innovazione transnazionale all’interno dell’ecosistema dell’idrogeno: una collaborazione tra Regione Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia.
Lo ha annunciato oggi il governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga.
«Si tratta – ha commentato Fedriga – di un ulteriore importante passo, sul fronte dei finanziamenti, per la realizzazione di quella Valle dell’idrogeno che è in costante evoluzione e che rappresenta un progetto transfrontaliero strategico per il futuro dell’approvvigionamento energetico sostenibile della regione».
Il lancio della Piattaforma è previsto nell’autunno del 2024. L’iniziativa triennale utilizzerà il fondo assegnato per cofinanziare progetti in tutta la regione del Nord Adriatico. Il valore complessivo impegnato dall’iniziativa è di 10,5 milioni di euro. In particolare, le attività della Piattaforma per gli investimenti per l’idrogeno pulito, ha spiegato Fedriga, accelereranno lo sviluppo dell’ecosistema transfrontaliero e ne aumenteranno l’impatto. Il programma di progettazione e accelerazione della piattaforma faciliterà l’adozione di tecnologie legate all’idrogeno attraverso le catene del valore interregionali, promuovendo inoltre collaborazione e progetti congiunti di innovazione in linea con le priorità dell’Unione europea.
Il progetto Hydrogen Valley è il frutto di una comune volontà politica transfrontaliera per rafforzare la cooperazione nello sviluppo delle tecnologie pulite per la produzione e l’utilizzo di idrogeno, anche al fine di aumentare l’autonomia energetica. La collaborazione, come già illustrato nei mesi scorsi, non contribuirà solamente alla transizione verso un ecosistema integrato che interessa i settori dell’industria, dei trasporti e dell’energia, ma favorirà anche una più forte integrazione dei rispettivi sistemi scientifici e dell’innovazione, oltre allo sviluppo di catene del valore dell’idrogeno.

Prosegue, nel frattempo, la missione in Danimarca dell’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, in visita ai porti e alle strutture energetiche danesi.
«Quella di ieri è stata una prima giornata molto interessante di approfondimento di alcune tecnologie e catene di produzione di energia green – ha riferito Amirante -. Risulta particolarmente attrattiva la produzione di energia elettrica da offshore eolico, con un processo produttivo che potrebbe essere alimentato anche da fotovoltaico; successivamente, con un elettrolizzatore, si consente di produrre idrogeno verde e da qui, con una tecnologia molto innovativa, metanolo. Si tratta di giungere così ad un combustibile green utile alla propulsione delle navi, ma anche all’autotrazione dei mezzi su gomma».
Una soluzione che l’assessore reputa mutuabile anche nella futura Hydrogen Valley transfrontaliera. L’idea è quella di produrre combustibile non fossile per autotrazione, utile per consentire agli autotrasportatori sul territorio di abbattere quasi del tutto le emissioni di inquinanti senza dover sostituire completamente i parchi mezzi, ma limitandosi ad un adattamento del motore termico a diesel.
La missione in Danimarca è promossa dall’Ambasciata danese a Roma. Della delegazione italiana fanno parte anche esponenti dei ministeri dell’Ambiente e sicurezza energetica, dell’Industria e del Made in Italy e delle Infrastrutture e trasporti, oltre al Gestore servizi energetici (Gse), ad alcune rappresentanze regionali e all’associazione industriale di Assoporti.