TRIESTE – Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza di Trieste coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia ha sequestrato 4,3 tonnellate di cocaina: misure cautelari per 38 persone tra Europa e Colombia.
È stato il porto di Trieste – dove non è mai stato fatto sbarcare neanche un grammo di droga, specificano gli investigatori – l’esca che ha attratto il Clan del Golfo, noto cartello di narcos colombiani, a provare a fare affari attraverso un nuovo canale.
Guardia di Finanza e Direzione distrettuale antimafia hanno introdotto agenti sotto copertura nell’organizzazione criminale per un anno, aprendo una casella postale e una finta società per operare al porto di Trieste. È stato fatto credere, ad un emissario del cartello colombiano in visita al porto di Trieste, che qui potesse essere ricevuto il traffico illegale, ad iniziare da una nave che, con uno scalo in Turchia, avrebbe poi scaricato a Trieste grossi quantitativo di droga.
La messa in scena ha consentito di mettere in atto ben 19 consegne controllate. La cocaina, in realtà, è stata introdotta in Italia già in stato di sequestro, per via aerea in Friuli Venezia Giulia e nel Veneto orientale e poi “risequestrata” in varie operazioni sul suolo italiano, anche coperte da fake news. Prima 300 chili e poi addirittura 4 tonnellate, costate agli acquirenti europei ben 96 milioni di euro e che avrebbero potuto rendere dai 250 ai 400 milioni una volta immessi sul mercato. Sono in corso di esecuzione 38 misure cautelari, mentre sono già stati sequestrati quasi 2 milioni di euro in contanti, due Tir e un’automobile di grossa cilindrata del valore di circa 100mila euro.
L’operazione ha coinvolto anche le polizie di Spagna, Olanda, Slovenia e Croazia, mentre sono stati implicati trafficanti albanesi, bulgari e calabresi. L’operazione non è che un punto di partenza, è stato spiegato oggi al Tribunale di Trieste, anche se per certi versi rappresenta quasi un unicum nelle operazioni antidroga sia per la quantità di stupefacente sequestrata, ma soprattutto per il numero di consegne controllate.
I dettagli sono stati riferiti oggi nel corso di una conferenza stampa tenuta dal Procuratore Capo Antonio De Nicolo, dal sostituto Federico Frezza e dal Colonnello Leonardo Erre a capo del Nucleo di Polizia Finanziaria della Guardia di Finanza.