TRIESTE – Stanno per partire al porto di Monfalcone i lavori della palazzina di FHP Holding portuale: investimento da 1,3 milioni di euro per ospitare gli uffici di Cpm e MarterNeri, società controllate e in attesa di fusione.
La ristrutturazione inizierà dall’area spogliatoi e da quella riservata alla mensa (al pianterreno), m anche alla predisposizione dell’impianto fotovoltaico per i sistemi di aria condizionata a pompa di calore. Nella seconda fase si passerà al piano superiore destinato ad accogliere il personale amministrativo (con l’integrazione degli organici si dovrebbero superare il centinaio di persone) di Cpm e di MarterNeri, società della galassia Fhp in attesa di fusione.
Nei prossimi mesi verrà anche risolta la “coabitazione” con l’Impresas Alto Adriatico (soggetto ex articolo 17 al porto di Monfalcone), che per prassi utilizza gli spazi di Cpm.
«Abbiamo lavorato molto sulla crescita del porto di Monfalcone in un rapporto sinergico che vuole rendere lo scalo sempre più centrale nel sistema Italia ed Europa. Monfalcone vanta oggi una posizione strategica, connessa e attrezzata, che grazie ai prossimi investimenti si renderà ancora più competitiva» ha commentanto nei giorni scorsi il presidente di Fhp, Umberto Masucci, in visita a Monfalcone..
È attivo anche il protocollo d’intesa per la sicurezza, con l’ingresso dei RRLLSS (Responsabili dei lavoratori per la sicurezza di sito) «che ci ha portato ad un ulteriore passo avanti per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori» ha ricordato Giancarlo Russo, amministratore delegato di FHP Compagnia Portuale Monfalcone, interventuo anche sulla crisi del Mar Rosso: «Abbiamo notato un calo dei traffici anche nel nostro scalo che speriamo si risolva nel prossimo trimestre».