TRIESTE – Alpe Adria, società di logistica del porto di Trieste, sta esaminando un progetto di espansione verso Ovest con un corridoio ferroviario dal Friuli Venezia Giulia a Alessandria.
Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha chiesto di valutare un progetto in questo senso. Il porto di Trieste sarebbe coinvolto per il traffico marittimo, ma dall’Interporto di Cervignano potrebbe essere incrementato il traffico continentale, che potrebbe unirsi al network del sistema afferente proprio al porto di Trieste. Un progetto di interesse nazionale, dunque, come testimoniano gli incontri tenutisi nelle scorse settimane ad alto livello tra i soggetti interessati.
Al momento si stanno valutando le “tappe” del corridoio e quindi i terminal lungo l’asse Est-Ovest, ad iniziare da quello di Isola della scala a Verona (gestito da Autobrennero), poi un altro terminal a Milano e quindi Alessandria.
Che il sistema logistico regionale sul quale stanno alacremente lavorando Autorità portuale e Regione FVG avesse anche una parte dello sguardo rivolto a Ovest non è una novità. Che ci sia qualcosa di così concreto e ampio sul quale lavorare, invece, è notizia recente, confermata dall’amministratore delegato di Alpe Adria, Antonio Gurrieri in due recenti uscite pubbliche. La prima in un incontro webinar organizzato per raccontare il sistema economico legato al porto di Trieste, la seconda in occasione di una presentazione organizzata da un’azienda del territorio.
L’ipotesi più suggestiva dell’intero progetto è legata al coinvolgimento del porto di Genova, che potrebbe così avere a disposizione il “network orientale” destinato a servire i clienti naturali dei porti di Trieste e Monfalcone, cioè l’Europa dell’Est e quella centrale, Baviera in primis.
A margine della questione, anche se in prospettiva si tratterebbe di un ruolo di primo piano, resta da chiarire la funzione (oltre ai nomi) degli operatori privati che dovrebbero essere coinvolti nello sviluppo del corridoio e dei traffici ad esso collegati.