TRIESTE – La Polizia di frontiera marittima ha sequestrato cinque trattori stradali al porto di Trieste.
L’operazione è stata portata a termine lo scorso 25 novembre al Punto franco nuovo, dove sono stati recuperati i mezzi, risultati oggetto di appropriazione indebita. I trattori, del valore complessivo di circa 500.000 euro, si trovavano in un’area del porto destinata all’imbarco per la Turchia e sono stati individuati grazie a una segnalazione che ha messo in allerta gli agenti.
Gli investigatori, dopo un’accurata ispezione, hanno localizzato i veicoli tra migliaia di altri autoarticolati parcheggiati in attesa di imbarco. I mezzi, già privi delle targhe di immatricolazione, erano stati nascosti tra i mezzi legittimi e stavano per essere spediti all’estero.
L’azione, che ha visto un intervento rapido e ben coordinato, ha permesso di sottrarre i veicoli dal circuito illecito prima che potessero essere avviati verso la destinazione finale. I mezzi sequestrati sono ora sotto la custodia della Polizia di frontiera e verranno messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le indagini del caso.
Questa operazione si inserisce nelle attività quotidiane della Polizia di frontiera marittima, impegnata nel contrasto alle attività illecite nel porto di Trieste. Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di un monitoraggio costante per prevenire il traffico illecito di beni e garantire la sicurezza e la legalità nelle operazioni portuali.
Porto di Trieste, sequestrati cinque trattori stradaliLa Polizia di frontiera ha recuperato i mezzi, oggetto di appropriazione indebita
