TRIESTE – L’Autorità di sistema portuale sta per presentare la bozza di un Piano di sviluppo ferroviario per il porto di Monfalcone, che prevede sia l’ottimizzazione del servizio che l’integrazione dei mezzi e degli strumenti ferroviari.
Ad anticiparlo l’ingegner Paolo Crescenzi, dirigente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, nell’ambito delle due giornate di lavoro richieste dal Comune. Ai lavori hanno partecipato, oltre al sindaco Anna Maria Cisint e i tecnici dell’ente, consiglieri e tecnici regionali, il Comandante della Capitaneria di porto Giuseppe Siragusa, l’Autorità di Sistema e il Consorzio Industriale-Coseveg.
«Abbiamo richiesto gli incontri per discutere temi di assoluta rilevanza per Monfalcone, che daranno maggior sicurezza ai lavoratori e maggiori opportunità alle imprese e al mercato dei traffici» ha spiegato il sindaco. Come già sottolineato nelle scorse settimane dagli stessi operatori portuali, anche secondo il primo cittadino è diventata urgente la necessità di potenziare il servizio ferroviario del porto, attraverso la condivisione delle attività tra F.U.C (Ferrovie Udine Cividale) e Adriafer, con il coordinamento dell’Authority.
Nel corso della riunione sono state richieste certezze rispetto all’organizzazione dello sviluppo ferroviario e alla capacità di coprire l’emergenza del potenziamento infrastrutturale che il maggior carico di traffici sta esigendo, incluso il miglioramento dello snodo ferroviario. A questo scopo, sono stati verificati i cronoprogrammi dei lavori che saranno all’ordine del giorno del prossimo Comitato di gestione.
Lo sviluppo infrastrutturale è già stato appoggiato dalla Regione FVG, che ha stanziato 6 milioni di euro per l’efficientamento delle manovre ferroviarie, 4 milioni di euro nel bilancio 2022-24 per la realizzazione degli impianti fognari e per la fibra ottica e 90mila euro per la manutenzione del verde sul raccordo.
Il Comandante Giuseppe Siragusa, inoltre, ha sottolineato l’importanza di una manutenzione straordinaria dei fari di segnalazione posti all’entrata dello scalo e la verifica delle problematiche della nautica da diporto sul canale Valentinis, dove i rimorchiatori provocano un eccessivo moto ondoso, tanto che la Capitaneria sta per organizzare una manovra di prova, proprio per verificare le problematiche evidenziate.