TRIESTE – Il Francis Scott Key Bridge di Baltimora è parzialmente crollato dopo essere stato urtato dalla portacontainer Dali oggi alle 1.30 ora locale.
La nave, in servizio per Maersk tra il porto americano e il Far East, ha una capacità di circa 10mila Teu, batte bandiera di Singapore ed è stata costruita nel 2015 in Corea del Sud per conto di un armatore greco. Attualmente è gestita da Synergy Group.
L’incidente ha sicuramente causato vittime, anche se non si ha ancora la portata della tragedia dopo che è stato accertato che un certo numero di automobili è precipitato nel fiume Patapsco a causa del crollo del ponte. Nessun ferito a bordo della portacontainer.
Si sta indagando sulla dinamica dell’impatto, accaduto in condizioni meteo ottimali e mentre la nave era sotto il controllo di un pilota locale in servizio al porto di Baltimora. La Dali stava lasciando Baltimora in direzione Colombo nello Sri Lanka.
Nel corso della sua vita, la Dali è stata ispezionata 27 volte, presentando due “carenze”, secondo i registri dell’Electronic Quality Shipping Information System (Equasis). La nave è stata coinvolta in un incidente nel 2016 nel porto di Anversa, come confermato alla CNN da funzionari portuali. L’ultima ispezione della Dali risale al 9 settembre 2023, ed è stata eseguita dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti a New York.
Al di là della causa, piuttosto evidente, del crollo del ponte, si sta già ragionando sulla velocità con la quale è crollata la struttura. Il Francis Scott Key Bridge è stato costruito in acciano negli anni ’70 del secolo scorso ed era considerato una prodezza ingegneristica, con la campata centrale al terzo posto tra le più lunghe al mondo. Il ponte, lungo circa 2,5 chilometri, faceva parte di un sistema di attraversamento del porto di Baltimora, che comprende anche un tunnel. Nel 2023 i ricavi per i pedaggi sul ponte, hanno superato i 56 milioni di dollari.

Il porto di Baltimora è attualmente off limits ma prosegue nelle sue attività di banchina e inland. L’incidente, tuttavia, rischia di interrompere le operazioni di uno scalo importante (al nono posto in classifica) per la costa Est degli Stati Uniti, dove si trovano terminal Ro-Ro (circa 850mila veicoli ogni anno), container (circa un milione di Teu l’anno) e merci varie, oltre ad un trafficato terminal crociere (440mila passeggeri).

La danese Maersk è la seconda compagnia di navigazione al mondo e, secondo il suo sito web, serve più di 100.000 aziende e fa scalo in oltre 500 porti in più di 130 Paesi, movimentando ogni anno movimenta più di 12 milioni di container. Al momento, dopo l’incidente, la quotazione in borsa di Maersk sul mercato americano sta perdendo circa il 4%.

 

Il momento dell'impatto della Dali con il ponte del porto di Baltimora.

Il momento dell’impatto della Dali con il ponte del porto di Baltimora.