TRIESTE – «Ci stiamo lavorando, entro fine anno, ci sono otto Autorità portuali che vanno al rinnovo. Ovviamente realtà importanti come Trieste, Genova e Palermo avranno la totale attenzione, la condivisione col territorio, soprattutto con gli enti locali e col sistema delle imprese».
Queste le parole dette ieri dal ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, all’incontro con la stampa in occasione della lunga presentazione delle opere infrastrutturali per il Friuli Venezia Giulia, svoltosi alla Stazione marittima di Trieste. La domanda dei media era riferita alla nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale. In realtà le Authority al rinnovo sono nove, ma probabilmente Salvini intendeva citare quelle in aggiunta a Trieste.
Nomi quindi non se ne fanno, ma la partita sembra restringersi a livello dei candidati “local”, sempre che il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, non gradisca altre indicazioni sulla base di competenze o caratteristiche diverse per i singoli candidati.
Al momento, quindi, sembrano essere favoriti nella corsa alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale (porto di Trieste e Monfalcone) l’attuale Segretario generale, Antonio Gurrieri (che è anche a capo del sistema amministrativo del porto in qualità di dipendente), l’avvocato Massimo Campailla, professore all’Università di Trieste in Diritto della navigazione e dei trasporti, oltre naturalmente a Vittorio Torbianelli (già Segretario generale con D’Agostino) oggi Commissario dei porti di Trieste e Monfalcone.
Più difficile, secondo le parole del Ministro, pensare a nomi diversi, come Fulvio Lino Di Blasio (in scadenza a maggio a Venezia), Pino Musolino (presidente dell’Authority di Civitavecchia) o Matteo Gasparato (presidente degli Interporti riuniti). Nomi che erano emersi in questi mesi di presentazione delle candidature.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva invitato, entro il 30 settembre scorso, a presentare manifestazioni di interesse per la guida delle Authority italiane in via di scadenza o già scadute per l’incarico di presidente.
Le norme in vigore stabiliscono che il Presidente di ciascuna delle Autorità di sistema portuale sia nominato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con il presidente della Regione o i presidenti delle Regioni interessate, sentite le Commissioni parlamentari e che sia “scelto fra cittadini dei paesi membri dell’Unione europea, aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”, aveva ricordato il Ministero in una nota.