TRIESTE – Presentata ieri a Trieste la nuova edizione del “Libro bianco” con un’ ulteriore selezione tra le dieci priorità infrastrutturali del Fvg individuate nella precedente versione, per giungere ad un elenco più ristretto di sei.
Si tratta delle opere indifferibili per il sistema economico regionale del Friuli Venezia Giulia, grazie agli esiti dell’indagine nazionale, con interviste a circa 310 imprese, voluta dalla Camera di commercio Venezia Giulia (Trieste Gorizia) e dalla Camera di commercio Pordenone Udine, con il supporto tecnico di Uniontrasporti.
Il “Libro bianco” evidenzia una convergenza su quattro interventi prioritari da parte di tutte le imprese: la Pedemontana Friulana, ossia la Cimpello-Sequals-Gemona, il potenziamento e la velocizzazione della linea ferroviaria Venezia–Trieste, l’upgrading tecnologico della tratta Udine-Ronchi dei Legionari Nord, Porto Nogaro e l’efficientamento del suo retroporto. Le altre due opere ritenute indifferibili sono la “lunetta” ferroviaria di Gorizia e il potenziamento del porto di Monfalcone per il traffico crocieristico.

Elemento di novità di questa edizione del Libro Bianco sono gli indicatori di performance territoriali (KPI), individuati rispetto alle infrastrutture di trasporto e logistica, a quelle digitali ed energetiche, che misurano lo scarto di ciascun territorio provinciale rispetto alla media nazionale.
Il Friuli Venezia Giulia è la seconda regione con la migliore performance a livello nazionale (+29% rispetto alla media nazionale), preceduto solo dal Veneto. Trieste (145,54) e Gorizia (145,02), al 7° e 8° posto su scala nazionale, sono le province più performanti sul territorio regionale: Trieste è nelle prime 10 posizione della classifica nazionale nel settore portuale (3a in Italia) e in quello ferroviario (4a in Italia), Gorizia si posiziona all’8° posto in Italia, grazie alla performance portuale (8a in Italia), logistica (12a in Italia) e ferroviaria (13a in Italia). Tutte le province si posizionano sopra la media nazionale nella categoria marittima, in quella stradale e in quella logistica. Invece, nonostante la presenza dell’aeroporto Trieste-Ronchi dei Legionari, gran parte della regione si posiziona sotto la media nazionale rispetto al KPI aeroportuale, evidenziando alcune criticità in termini di dotazione e di funzionalità.