VENEZIA – Per rendere efficace il decreto del 3 dicembre per l’erogazione di contributi a compagnie di navigazione e operatori di Venezia che hanno subito perdite economiche a seguito del divieto di passaggio per le “grandi navi”, bisognerà attendere le decisioni della Commissione UE.
Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, infatti, ha pubblicato il Decreto di attuazione dell’articolo 1 (commi 3 e 6) del decreto legge 103 del 20 luglio 2021: “misure urgenti per la tutela delle vie d’acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro”.
Si tratta dell’articolo citato proprio nel decreto del 3 dicembre che resta “sub judice” perché non è detto che la Commissione UE lo autorizzi.
“Nelle more della registrazione presso la Corte dei conti, per consentire l’espletamento delle procedure amministrative connesse all’esame delle istanze che saranno presentate e restando impregiudicata la possibilità o meno dell’erogazione delle risorse da parte del Ministero delle infrastrutture e della mobilita’ sostenibili, in quanto subordinata all’esito positivo della decisione della Commissione europea sulla compatibilità con il mercato interno, in base all’articolo 108, par.3 del TFUE, si pubblica il decreto interministeriale Infrastrutture e della Mobilità sostenibili – Economia e Finanze – Turismo n. 490 del 3 dicembre 2021, alfine di poter presentare, improrogabilmente pena l’esclusione, entro il 24 dicembre 2021 le istanze per l’accesso al contributo indicato all’articolo 1, comma 3 lett. a) e b) relativo all’annualità 2021” si legge nel documento. Il riferimento al TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea) è quello relativo agli “aiuti di Stato”. Quindi, per i ristori alla crocieristica di Venezia sarà necessario che la Commissione UE stabilisca che non sono “aiuti di Stato”.