TRIESTE – È morto dopo il ricovero, avvenuto ieri, in ospedale a Mestre, Alessandro Zabeo, lavoratore portuale interinale di 34 anni, in servizio al terminal Vecon per la Nuova Clp.
Il giovane, addetto al rizzaggio dei contenitori, era caduto da circa 3 metri battendo la testa. Le tre sigle sindacali hanno indetto per domani, 25 maggio, uno sciopero nazionale dei portuali (2 ore ad ogni fine turno o prestazione di lavoro) in segno di lutto e protesta. “Assistiamo ad una escalation di morti sul lavoro – spiegano i sindacati – che continuano a suscitare rabbia e indignazione e l’incidente al porto di Marghera riaccende tristemente i riflettori sugli elevati rischi del lavoro portuale. Istituzioni ministeriali, Governo e parti sociali tutte devono rimettere al centro la parola sicurezza, a partire dall’emanazione dei necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, che abbiamo ripetutamente sollecitato e dai regolamenti attuativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del settore trasporti e microimprese”.
“Sentire di lavoratori che rischiano la vita e che si fanno male al lavoro è devastante. Troppe volte la sicurezza sul lavoro viene calpestata rispetto alla fretta e ai carichi di lavoro. Profonda tristezza e amarezza per un giovane lavoratore che lavorando si fa male, senza se e senza ma. Non deve succedere, eppure accade, e si pensa ai perché e alle responsabilità sempre in un secondo momento. Basta infortuni sul lavoro, basta rischiare la vita per il lavoro, basta. Ognuno faccia la propria parte per il lavorare in sicurezza, il portuale è un mestiere pericoloso per tutti i lavoratori, ovvero per i più giovani e per i più anziani”. Scrivono in un comunicato le rappresentanze locali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
Un presidio a Porto Marghera è in atto dalle 6.30 di stamattina.