TRIESTE – L’Autorità Portuale di Fiume ha assunto la presidenza dell’Associazione dei Porti del Nord Adriatico (NAPA).
Dopo tre anni consecutivi di presidenza da parte dell’Authority di Venezia, il passaggio di consegne è avvenuto durante l’ultima assemblea generale, tenutasi ieri a Fiume.
«L’Autorità portuale di Fiume continuerà con impegno a procedere con le priorità principali che includono il contributo all’integrazione marittima, del trasporto merci e ferroviario nella rete TEN-T – ha commentato il Direttore dell’Autorità portuale di Fiume, Denis Vukorepa – nei programmi di cooperazione territoriale europea. Ciò include l’attuazione di misure e interventi per aumentare l’efficienza delle operazioni portuali, l’installazione di sistemi per l’utilizzo di fonti energetiche alternative, il monitoraggio della qualità nei porti, nonché studi di pre-investimento per l’aggiornamento delle infrastrutture nel contesto strategico internazionale. La regione del Nord Adriatico è una forte piattaforma competitiva nel trasporto globale e una cooperazione transfrontaliera efficace e dedicata nell’Associazione dei Porti del Nord Adriatico, massimizzerà l’impatto di ogni porto nel commercio marittimo globale e raggiungerà il nostro massimo potenziale».
Fanno parte del NAPA anche i porti di Trieste, Capodistria e Ravenna. Le attività dell’Associazione erano state interrotte durante l’emergenza legata alla pandemia, ma nel 2021 il NAPA ha proseguito il suo cammino sotto il coordinamento del presidente del porto di Venezia, Fulvio Lino Di Blasio.
«Visti i cambiamenti che hanno interessato gli ecosistemi portuali, abbiamo lavorato allo sviluppo ulteriore di strategie comuni e numerose attività, aumentando al contempo le potenzialità di ogni singolo porto – ha detto Di Blasio – presidente dei porti di Venezia e Chioggia. Oggi più che mai, in un tale contesto caratterizzato dalla costante crescita del commercio marittimo nel Mediterraneo e dall’accentramento geopolitico e strategico dell’Europa centro-orientale, l’Associazione NAPA può essere determinante per affrontare la crescente competizione globale. Sono certo che il mio collega Denis Vukorepa, al quale invio i migliori auguri per il mandato, saprà guidare con successo l’Associazione secondo linee guida comuni. La firma della dichiarazione congiunta, nel dicembre 2021, e il successivo Piano di azione per l’attuazione di quanto previsto da tale documento strategico, hanno consentito di realizzare progressi concreti in tema di green port, smart port e collegamento alla Ten-T, che hanno contribuito al rafforzamento della cooperazione trilaterale tra Italia, Croazia e Slovenia. Abbiamo realizzato un Position paper, un documento su una posizione comune, e lanciato sette progetti europei cofinanziati e la promozione delle nostre attività in occasione di eventi di rilevanza internazionale. Il nostro impegno per la realizzazione del corridoio TEN-T ha avuto una risposta positiva in Europa».
Il riferimento è ai progetti cofinanziati dal Connecting Europe Facility (CEF): ACCESS2NAPA destinato alla realizzazione di strutture funzionali alle infrastrutture marittime e terrestri dell’ultimo miglio e il progetto EALING finalizzato all’elettrificazione delle banchine. Dai programmi di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia e Italia-Slovenia sono stati cofinanziati i progetti SUSPORT e CLEANBERTH, entrambi finalizzati alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica nell’area portuale. Vanno inoltre evidenziati i progetti che sviluppano l’innovazione e la digitalizzazione per migliorare l’accessibilità e il trasporto di merci marittime e multimodali. Si tratta di INTESA e PROMARES, entrambe cofinanziate dal Programma Interreg di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Croazia, e COMODALCE dal Programma Interreg di Cooperazione Transnazionale Centro Europea.