TRIESTE – Il fatturato del Gruppo HHLA è diminuito dell’8,3% nel 2023, l’EBIT è sceso del 50,4% e l’utile al netto delle imposte e delle quote di minoranza è stato di 20 milioni di euro (erano stati 92,7 milioni nel 2022).
Si tratta di una sostanziale conferma dei dati non definitivi anticipati nelle scorse settimane.
«In un contesto di mercato difficile, HHLA continua a portare avanti gli investimenti orientati al futuro per ammodernare i propri terminali ed espandere la rete europea» ha ribadito l’amministratore delegato Angela Titzrath.
La guerra in corso in Ucraina, le tensioni geopolitiche, l’alta inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno gravato sull’economia e hanno continuato a frenare la ripresa dalla pandemia: questa debolezza economica – fanno sapere da HHLA – si riflette sugli utili dell’azienda.
I cali del sottogruppo Port Logistics sono in liena con quelli complessivi, anche perché si confermano i dati in rallentamento del traffico container. “Il fattore principale è stato il calo dei volumi della regione marittima dell’Estremo Oriente, in particolare della Cina. Lo slancio positivo dei volumi di carico del Nord America e i volumi di carico del Medio Oriente sono stati in grado di compensare solo parzialmente questa tendenza” spiega l’azienda in una nota. Una conferma, però, anche per il notevole aumento dei volumi di transito al terminal HHLA PLT Italia di Trieste che però non è stato in grado di compensare le altre perdite.
A causa dell’imprevedibilità dei futuri sviluppi delle tensioni geopolitiche, della guerra in corso in Ucraina e degli effetti della riorganizzazione delle compagnie di navigazione, le previsioni per il 2024 continuano ad essere soggette a grande incertezza.
“Nel sottogruppo Logistica portuale, si prevede un aumento significativo per la movimentazione dei container e un moderato aumento per il trasporto dei container rispetto all’anno precedente. Nel complesso, si prevede un moderato aumento dei ricavi rispetto all’anno precedente” conclude HHLA.