TRIESTE – Entro settembre l’Autorità portuale di Trieste concluderà gli iter per affidare progetti e lavori per elettrificare le banchine.
In questi giorni, intanto, sono stati approvati progetti e affidamento lavori per la Stazione marittima in centro città e per il terminal Ro-Ro di Riva Traiana-Molo V.
Quest’ultima tranche (circa 3,2 milioni di euro) è stata affidata allo stessa associazione temporanea di imprese che si era appena vista affidare il Molo VII, sempre per gli interventi relativi al “cold ironing”: I.CO.P. spa Società benefit (già impegnata alla Piattaforma logistica e ora all’ex Ferriera), la Nidec ASI spa (Cinisello Balsamo), la triestina Step impianti srl e la Ceisis spa Sistemi Impiantistici Integrati di Genova.
Molto importante l’affidamento alla Stazione marittima, dove la fornitura di energia elettrica in banchina consentirà di evitare l’inquinamento dei gas di scarico da parte delle navi da crociera, particolarmente impattante sul centro cittadino.
A questo proposito l’Autorità portuale, assieme a Comune di Trieste e AcegasApsAmga (ex municipalizzata, ora fornitore di energia e parte del Gruppo Hera) hanno già chiesto e ottenuto ulteriori 18 milioni di euro di finanziamento (progetto Smart grid) in ambito Pnrr, per risolvere le criticità relative al previsto aumento di richiesta di energia elettrica.
Sono già usciti i bandi, e sono in attesa di essere aggiudicati entro settembre, anche per gli interventi dei “Lavori di elettrificazione delle banchine Scalo legnami, Piattaforma logistica” (in origine finanziati con 4 milioni di euro del Fondo complementare al Pnrr), e per il Porto di Monfalcone (in origine 7 milioni di euro). A Monfalcone, la stessa Authority di concerto con il Comune, ha inoltre annunciato di aver ricevuto ulteriori 15 milioni di euro per avere capacità energetica prima “dell’ultimo miglio”, che sarà realizzato con i succitati 7 milioni.

Diversa la situazione a Porto Nogaro, dove le tempistiche per elettrificare le banchine saranno leggermente più lunghe. In questo caso la competenza non è dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, ma della Regione Friuli Venezia Giulia.
Dal competente assessorato fanno sapere che il progetto – unico in Italia – prevede un “pacchetto” che comprende anche un impianto fotovoltaico e un sistema di accumulo dell’energia elettrica. Il bando per la progettazione e la direzione lavori è già stato pubblicato. Una volta approvato il progetto esecutivo, si procederà a fine settembre con l’iter per l’esecuzione dell’intervento. Entro primi mesi del 2024 saranno affidati i lavori.