VENEZIA – L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (Porti di Venezia e Chioggia) segnala un aumento dei traffici nel primo semestre del 2021. Il porto di Venezia vede crescere le tonnellate totali del 4,4%, quello di Chioggia del 14,5%.
Per Venezia il totale delle merci movimentate è di di 11.610.058 tonnellate. E’ il settore commerciale a trainare la ripartenza dello scalo lagunare con una crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 9,6% (+611.553 tonnellate), compensando i cali nei settori industriale e petrolifero. Esaminando i dati nel periodo di tempo luglio 2020-giugno 2021 e confrontandoli con lo stesso periodo dell’anno 2019-2020 si nota una contenuta flessione dei traffici (-2,2%). Dato, quest’ultimo, che risente ancora dei livelli di traffico pre-pandemia.
In particolare, da gennaio a giugno di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i principali indicatori vedono i dry bulk (rinfuse solide, minerarie e alimentari) guadagnare 455.307 tonnellate (+17,5%), con andamento positivo di tutte le tipologie merceologiche e le merci in colli. Sono esclusi i contenitori, che mostrano una ripresa più lenta rispetto agli altri comparti commerciali con un -3,3% (255.761 TEU).
Anche i liquid bulk (rinfuse liquide) scendono di 66.440 tonnellate (-1,6%), sebbene i prodotti petroliferi, dopo un primo bimestre di calo, inizino a mostrare una prima inversione di rotta e dovrebbero veder concretizzata la crescita dei propri volumi nella seconda metà dell’anno. Di segno opposto il general cargo che segna un aumento di 107.958 tonnellate (+2,4%,). Come atteso, da gennaio a giugno 2021 è tornato a crescere il numero dei crocieristi pari a 8.984, quasi annullato nello stesso periodo precedente dalla pandemia e dei passeggeri dei traghetti pari a 19.284.
Il porto di Chioggia, con 530.743 tonnellate, vede un aumento del 14,5% dei traffici nel primo semestre dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il settore trainante è quello del general cargo con un aumento di 43.523 tonnellate (+41,3%), seguito dai dry bulk con un incremento di 18.816 tonnellate ( +5,2%).
«Insieme alle numerose questioni nelle quali siamo impegnati e che riguardano l’accessibilità, la sicurezza della navigazione e la crocieristica, saremo concentrati a gestire e organizzare l’operatività portuale in modo tale da a rendere totalmente compatibili le funzioni portuali commerciali e industriali esistenti a Porto Marghera con quella crocieristica, per costruire le basi che ci consentiranno di affrontare al meglio la sfida della attrattività dei porti veneti». Così ha commentato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, con riferimento alle recenti vicissitudini del comparto crociere a Venezia.