TRIESTE – La Regione Friuli Venezia Giulia ha siglato oggi a Zagabria (Croazia) una lettera d’intenti per realizzare la “’Valle idrogeno transnazionale” annunciata nei mesi scorsi.
Prosegue in questo modo l’iter che la Regione, assieme alle Repubbliche di Slovenia e di Croazia, aveva avviato per una sinergia tra competenze, soluzioni di ricerca e innovazione, oltre che opportunità di investimenti congiunti, orientati all’utilizzo dell’idrogeno per una spinta verso la transizione energetica, la riconversione industriale e la decarbonizzazione di diversi settori economici.
«Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia – ha osservato il presidente della Regione FVG, Massimiliano Fedriga – sono anche territori marittimi per i quali la portualità e le connessioni del sistema di mobilità porto-retroporto sono elementi distintivi anche rispetto ad altre esperienze “di terra” di Valle idrogeno, affermatesi a livello continentale europeo: tenuto conto che tale sistema non rappresenta solamente l’infrastruttura di trasporto e logistica, ma anche la possibile sede di attrazione di investimenti privati per l’attività industriale da sviluppare nelle aree portuali, l’idrogeno può essere prodotto e utilizzato per la movimentazione dei mezzi marittimi e ferroviari ad esso collegati ma anche per la conduzione di attività trasformativa o industriale».
Il Friuli Venezia Giulia contribuirà così alla costruzione di una “Valle idrogeno transnazionale” che si configurerà anche come prima esperienza pilota di tale genere a livello europeo. La lettera di intenti siglata oggi ha gettato le basi per un modello di sviluppo più sostenibile di un’area territoriale estesa nel cuore dell’Europa centro-orientale che intende coprire tutti i segmenti della filiera idrogeno: dalla produzione allo stoccaggio, dal trasporto alla distribuzione.
Oggi è stata ribadita la volontà politica di cooperazione tra i rispettivi sistemi di ricerca, innovazione e industria sul tema idrogeno, portandolo da un livello locale-regionale ad una scala sovranazionale. A rappresentare il governatore Fedriga alla firma, avvenuta nella sede del Ministero dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile a Zagabria, per il Friuli Venezia Giulia c’era l’assessore regionale alla Ricerca Alessia Rosolen. «Quale “Forte Innovatore”, secondo l’indice di innovazione che ogni anno la Commissione Europea attribuisce ai Paesi UE su scala regionale, il Friuli Venezia Giulia – ha assicurato Rosolen – offre ai partners sloveni e croati un ecosistema scientifico e dell’innovazione, formato dalle tre Università regionali, dagli enti di ricerca di valenza nazionale e internazionale e dai poli di innovazione che operano sul nostro territorio, che si è già indirizzato verso la nascita di alleanze e forme di sinergia proprio sul tema idrogeno anche assieme alla componente industriale».
La rete di esperienza e di conoscenza dei tre territori servirà anche a rafforzare le singole capacità ad elaborare proposte progettuali innovative per l’attrazione di finanziamenti europei e nazionali. «Il Piano di ripresa e resilienza italiano – ha evidenziato ancora Rosolen – riserva uno spazio importante all’idrogeno che viene considerato all’interno di tre Missioni distinte (transizione energetica, mobilità sostenibile, ricerca e istruzione) data la volontà del nostro Paese di sviluppare una leadership tecnologica e industriale nelle principali filiere della transizione, fotovoltaico, turbine, idrolizzatori, batterie, competitive a livello internazionale. In tale contesto la nostra Regione intende anche muoversi per testare il proprio sistema industriale, le diverse tecnologie e strategie operative, fornendo servizi di ricerca e sviluppo e ingegneria per gli attori industriali che necessitano di una convalida su larga scala dei loro prodotti».