TRIESTE – Ieri in tarda serata la Guardia di Finanza di Trieste è salita a bordo del megayacht a vela “A”, nel bacino di carenaggio di Fincantieri, sottoposto a “congelamento amministrativo”.
Il provvedimento è stato consegnato al comandante della nave, cittadino europeo, e non riguarda Fincantieri, società incaricata dei lavori di manutenzione. Lo yacht – che batte bandiera di Bermuda ma è riconducibile all’oligarca russo Andrey Igorevich Melnichenko – si trova da gennaio a Trieste e la fine degli interventi era previsto per aprile. Non si tratta quindi di un sequestro ma di una misura che mira sostanzialmente a sospendere la disponibilità del bene, senza incidere sulla proprietà (lo scopo è proprio quello di evitare che la proprietà venga trasferita). In questa circostanza, l’equipaggio è libero di muoversi come meglio crede.
Il provvedimento è scattato dopo che Melnichenko è entrato nella lista di oligarchi russi, considerati vicini a Vladimir Putin, per i quali l’Ue prevede il congelamento di beni presenti sul proprio territorio. Sailing Yacht “A”, del valore presunto di circa 530 milioni di euro, è stato progettato da Philippe Starck, ha 143 metri di lunghezza e 12600 tonnellate di stazza. È dotato di alberi in fibra di carbonio, scafo in alluminio, ponti in teak e una piattaforma per l’atterraggio di elicotteri. “A” è mosso da due motori ibrido-diesel che gli consentono di una velocità massima di 21 nodi, può ospitare 20 passeggeri e un equipaggio di 54 membri.