TRIESTE – Stavolta il presidio al Varco 4 del porto di Trieste è stato stabilito dalle forze dell’ordine: uomini e mezzi garantiscono l’accesso dei Tir dopo aver tolto le barriere che ne bloccavano l’accesso.
La protesta dei giorni scorsi contro l’obbligo di Green pass, che aveva segnato l’attività dello scalo si è spostata in centro città. I lavoratori portuali coinvolti, intanto, salutano il leader e si dissociano dalla manifestazione. Iari sera le forze dell’ordine avevano collocato barriere in cemento e acciaio per impedire che i manifestatnti (la maggior parte dei quali provenienti da fuori città) si collocassero nei pressi del gate di accesso allo scalo.
Stante questo scenario, l’operatività del porto di Trieste non è ancora tornata alla normalità, con i camion che affluiscono nei vari terminal ma con l’impossibilità, da parte degli stessi terminalisti, di garantire gli usuali ritmi di lavoro. La ragione principale, almeno per quanto riguarda il Molo VII (container) gestito da Trieste marine terminal e le banchine destinate ai Ro-Ro della Samer Seaports & Terminals, è dovuta alla scarsità di personale. L’Agenzia per il lavoro portuale di Trieste (Articolo 17), infatti, avrebbe più di metà dei 200 lavoratori in qualche modo indisponibili: allo sciopero, infatti, si somma la necessità di rotazione dei turni di riposo.
Notizie ufficiose parlano di ritmi blandi a TMT, mentre il Gruppo Samer, con il socio di maggioranza DFDS, si difende facendo lavorare personale preso a prestito da altre società. In questi giorni, inoltre, le difficoltà di far arrivare i camion hanno pesato in maniera importante sull’operatività complessiva. In rada stazionava stasera una nave vuota di DFDS in attesa di decidere il da farsi, evento raro al porto di Trieste. Molti camion, infatti, per paura di blocchi, hanno scelto nei giorni la via dei Balcani, rinunciando all’Austrostrada del mare per evitare rischi. Ritmi quasi regolari, invece, alla Piattaforma logistica con l’annesso Scalo Legnami.

Una nota dell’Autorità portuale spiega che, fino alle 17 di oggi, dai gate 1 e 4 sono transitati circa 3500 veicoli (ieri 2000 veicoli nel corso delle 24 ore). Undici le navi all’ormeggio, incluse petroliere e navi da crociera.
Riaperto anche il traffico ferroviario con 5 treni manovrati nella prima mezza giornata di oggi da Adriafer, mentre nessuna congestione delle attività è da registrare al porto di Monfalcone.
Cresce esponenzialmente – riporta la nota – la richiesta di tamponi da parte dei lavoratori all’ambulatorio medico del Porto nuovo, attivato dall’Autorità di Sistema Portuale: dalle 50 richieste di venerdì scorso, si è passati a 200 tamponi al giorno. Per poter accogliere tutte le domande, si prevede di prolungare il servizio anche la domenica sera ed estendere l’orario ora in vigore.