TRIESTE – Rifinanziato con 80 milioni di euro per il 2024 il credito di imposta per investimenti in beni strumentali nelle aree della Zona Logistica Semplificata del Veneto. Lo prevede il nuovo decreto legge “Coesione” pubblicato in Gazzetta Ufficiale. I fondi sono a disposizione per le spese tra il 7 maggio 2024, data di entrata in vigore del decreto legge, e il 15 novembre 2024. Le modalità e i criteri per l’accesso al credito saranno definite con un decreto del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze.
«Confido che, oltre al DPCM sulla governance, anche il decreto attuativo sul credito d’imposta sia adottato in tempi brevi – ha detto il presidente di Regione Veneto, Luca Zaia – . Le imprese interessate ad investire nei territori della nostra Zls lo stanno attendendo per iniziare a valutare e pianificare i loro investimenti».
Per la piena operatività della Zls, però, è necessario un secondo provvedimento: l’adozione del DPCM di nomina del Comitato di indirizzo, che costituisce l’organo di governo della zona logistica. Vi faranno parte i rappresentanti di Governo, Regione Autorità Portuale e di tutte le amministrazioni locali dell’area Porto di Venezia-Rodigino.

Per l’Autorità di sistema portuale (porti di Venezia e Chioggia), si tratta di un elemento fondamentale nel quadro delle agevolazioni previste per la Zls Porto di Venezia–Rodigino, accanto alle semplificazioni amministrative (riduzione di un terzo dei tempi di concessione di autorizzazioni ambientali, paesaggistiche, edilizie e demaniali), all’esenzione dall’Iva per le merci importate da Paesi non Ue, alle condizioni creditizie favorevoli e alle ulteriori risorse previste per sostenere gli investimenti.
«La Zls, che si estende anche per circa 2mila ettari in ambito portuale, rappresenta una grande opportunità di rigenerazione in particolare per le aree portuali di Porto Marghera, oltre che per il rilancio del porto di Chioggia grazie alla valorizzazione del collegamento fluvio-marittimo con l’entroterra padano. Secondo stime confindustriali la Zls potrebbe consentire nel prossimo decennio l’attrazione di investimenti per oltre 2,4 miliardi di euro, promuovendo la creazione di posti di lavoro per circa 170mila nuovi addetti. L’insediamento di nuove aziende o il potenziamento della presenza delle imprese già insediate – ha spiegato il presidente dell’Authority, Fulvio Lino Di Blasio – consentirà inoltre di incrementare i traffici commerciali sia direttamente sia indirettamente, a beneficio dell’economia complessiva degli scali lagunari».