VENEZIA – Porto Marghera si arricchisce di una nuova centrale elettrica: un investimento di oltre 390 milioni di euro e quattro anni di cantiere che hanno resistito all’emergenza pandemica e alla crisi del rialzo dei prezzi.
Edison ha presentato il nuovo impianto a gas: ben 250 le imprese coinvolte per un totale di un migliaio di persone interessate per la centrale da 780 Mw di potenza. Un “gioiellino” in termini di tecnologia, visto che permette una riduzione delle emissioni di ossidi di azoto fino al 70% e di quelle di anidride carbonica fino al 30% rispetto alle “cugine” presenti sul mercato. Quella prodotta da Edison è la prima centrale per efficienza in Italia, tra le prime al mondo, grazie alla turbina GT36, tecnologicamente pronta per funzionare per il 50% a idrogeno. L’investimento che ha sfiorato i 400 milioni di euro porterà la centrale a un rendimento energetico del 63% e sarà in grado di soddisfare il bisogno annuale di circa due milioni di famiglie. Tra le curiosità, come ha spiegato Maurizio Malusardi, Direttore della Divisione Engineering di Edison, in caso di necessità «… sarà in grado di soddisfare il bisogno di 150mila famiglie con quattro minuti di preavviso».

Il taglio del nastro, avvenuto oggi, ha visto gli interventi dei vertici Edison: il presidente Mark Benayoun, l’amministratore delegato Nicola Monti e Marco Stangalino, direttore Power Asset della società. Con loro anche Fabrizio Fabbri, amministratore delegato di Ansaldo Energia. Al dibattito è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nel corso della cerimonia c’è stato un video messaggio del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Urso ha elogiato l’investimento dell’azienda: «È un evento importante per l’industria italiana, la tecnologia e la transizione ecologica sostenibile. Nasce una centrale a ciclo combinato che ci può permettere di accompagnare la transizione ecologica».
Quindi Nicola Monti, amministratore delegato di Edison, ha aggiunto: «Siamo orgogliosi di essere i primi, ancora una volta, a portare innovazione in Italia con un impianto di ultima generazione altamente strategico per la flessibilità e l’adeguatezza del sistema elettrico nazionale».
Per Ansaldo Energia, rappresentata dall’amministratore delegato Fabrizio Fabbri, c’è orgoglio: «Vedere la nostra prima GT36 pronta a supportare il Paese nella produzione di energia elettrica è motivo per noi di grande soddisfazione».