TRIESTE – La nuova centrale Edison a Porto Marghera sarà al centro di uno studio congiunto tra Edison, Eni e Ansaldo Energia per contribuire alla decarbonizzazione del Paese.
Le tre aziende leader nel comparto energetico hanno siglato un accordo per l’avvio di uno studio di fattibilità per la produzione di idrogeno verde (prodotto tramite elettrolisi dell’acqua) o blu (tramite l’impiego di gas naturale con cattura della CO2 prodotta). L’idrogeno sarà utilizzato come combustibile in sostituzione di una quota di gas naturale. L’impianto, che entrerà a regime entro il secondo semestre di quest’anno, rappresenta un ciclo combinato di ultima generazione dalla potenza complessiva di 780 MW e utilizzerà una turbina ad alta efficienza dotata di tecnologia predisposta per essere alimentata a idrogeno. L’accordo nasce dalla volontà, in linea con il Green Deal europeo, di mettere a disposizione competenze e tecnologie per contribuire alla decarbonizzazione del settore elettrico.
«A Porto Marghera – ha spiegato Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni – Eni promuove lo sviluppo della Hydrogen Valley, investendo lungo tutta la filiera: dalla produzione di biocarburanti all’idrogeno per la mobilità sostenibile . E, grazie all’accordo con Edison e Ansaldo Energia, anche per la generazione elettrica».