TRIESTE – Ci si aspettava un calo ma i dati del primo trimestre del 2023 danno segnali più che positivi al porto di Capodistria.
Cala in realtà del 3% il totale delle tonnellate che si fermano a 5,7 milioni, ma crescono sia i container (+4% a 278mila Teu) e che i veicoli movimentati (+32% con 233mila unità, sempre in riferimento allo stesso periodo del 2022. In aumento anche i ricavi con 80,1 milioni di euro (+13%), con l’utile netto ai livelli del 2022 ma superiore alle previsioni.
I maggiori ricavi – spiega Luka Koper – sono da attribuire soprattutto al maggior volume di servizi di riempimento e svuotamento container, nonché allo stoccaggio delle merci. In crescita però anche le spese (9,5 milioni in più rispetto al primo trimestre 2022).
«Nonostante le previsioni di un graduale raffreddamento dell’economia, stiamo andando bene al porto di Capodistria anche nei primi mesi del 2023. Gli indicatori finanziari sono paragonabili agli indicatori raggiunti nello stesso periodo dell’anno precedente, e siamo anche soddisfatti della continua crescita del throughput in entrambi i segmenti di prodotto strategici. Al terminal container ci troviamo ancora di fronte a condizioni incerte, soprattutto nel settore delle spedizioni, ma nonostante ciò siamo riusciti a ridurre leggermente l’utilizzo della capacità nei primi tre mesi e ottenere un aumento del 4% del traffico. Abbiamo ottenuto ottimi risultati anche al terminal automobilistico, dove abbiamo raggiunto un aumento del 32% nel trasbordo e allo stesso tempo abbiamo superato le quantità pianificate di merci trasbordate» ha commentato Boštjan Napast, presidente dimissionario del consiglio di amministrazione di Luka Koper.
“Gli arrivi irregolari di navi, che hanno caratterizzato lo scorso anno, sono proseguiti nei primi tre mesi di quest’anno, ma la “parte terrestre” della catena logistica ha funzionato meglio” spiega Luka Koper. Al terminal container, si sottolineano le ultime performance (a marzo, con 105.744 Teu movimentati e stato raggiunto il nuovo record mensile). Il traffico è aumentato sia in export (soprattutto Medio ed Estremo Oriente) che in import.
In crescita la rinfuse liquide (+19%), in calo le merci varie (soprattutto a scapito di prodotti in acciaio e gomma), che preferiscono sempre di più la via dei container. Le rinfuse3 solide calano del 15%, con una diminuzione della soia, dell’ossido di alluminio, dei fosfati e dei minerali ferrosi.
Luka Koper ricorda infine che anche nel 2023 proseguiranno gli investimenti e i progetti, per un nuovo ciclo di sviluppo dei due più importanti gruppi di prodotti strategici. Tra le varie realizzazioni, si segnalano la nuova struttura per stoccare ulteriori 3.500 veicoli, la costruzione di un nuovo terminal camion esterno a Sermin e la costruzione di nuove banchine per container refrigerati.