TRIESTE – Oggi a Capodistria, il Consiglio di sorveglianza di Luka Koper (società di gestione dello scalo) ha preso atto della risoluzione anticipata del contratto con il presidente del Consiglio di amministrazione, Boštjan Napast.
Napast resterà in carica fino al 30 giugno, mentre è già stato deliberato di avviare l’iter con gara pubblica per la nomina di un nuovo Consiglio di amministrazione. Dal 1 luglio fino al termine della procedura, la presidenza del cda sarà assunta da Nevenka Kržan.
«Vorrei ringraziare tutti i miei colleghi per il loro lavoro corretto e dedicato. La decisione di chiudere anticipatamente il mandato è stata particolarmente difficile a causa degli ottimi colleghi, ma alla fine ha prevalso la voglia di affrontare nuove sfide imprenditoriali in un settore diverso. Lascio Luka Koper in buone condizioni e credo che proseguirà in futuro il trend di successo del business». Queste le parole di Napast dopo la decisione che lo porterà, secondo indiscrezioni dei media sloveni, a dirigere la Mercator, società della grande distribuzione.
Le voci di un possibile avvicendamento al vertice di Luka Koper si erano rafforzate nelle ultime settimane, ma si stavano inseguendo già al cambio di Governo in Slovenia, che solitamente ha come conseguenza una nuova nomina alla guida di Luka Koper.
«Il Consiglio di sorveglianza desidera ringraziare il presidente Boštjan Napast per la gestione di grande successo della società, in quanto Luka Koper ha ottenuto risultati commerciali record durante il suo mandato e con grande successo ha affrontato le sfide del business in un ambiente aziendale esigente e in rapida evoluzione e gli augura molto successo nel suo viaggio lavorativo». Queste le parole di congedo da parte di Mirko Bandelj, presidente del Consiglio di sorveglianza di Luka Koper.
In effetti, da quando è stato eletto presidente nel dicembre del 2021, Napast ha ottenuto con Luka Koper ottimi risultati di traffico, gestendo anche periodi complicati a causa della pandemia, della guerra in Ucraina e dei rallentamenti sulla rete ferroviaria, causati dai lavori di manutenzione straordinaria in attesa del raddoppio della tratta tra Capodistria e Divaccia. L’ultima sfida è stata quella delle ultime settimane con il rischio che saltasse la “pace sociale” concordata con i sindacati negli anni scorsi, sia a causa di alcune richieste economiche (ancora in discussione) che di singoli episodi a carico di alcuni dipendenti di Luka Koper. Proprio per questi motivi, le organizzazioni sindacali avevano protestato sia con il Primo ministro sloveno che con la titolare del dicastero dei Trasporti.