TRIESTE – Protestano al porto di Capodistria i gruisti del terminal container, dopo la scadenza dell’accordo su diritti acquisiti, in cambio della rinuncia agli scioperi.
Continua a Capodistria il dibattito tra gruisti e Luka Koper (società di gestione dello scalo), dopo che a febbraio è scaduto l’accordo tra le parti per evitare scioperi davanti a nuove richieste dell’azienda, che però si impegna a mantenere i diritti acquisiti. Secondo i sindacati, l’accordo è da rinnovare proprio perché scaduto, secondo Luka Koper la situazione non richiede modifiche.
Il 24 febbraio 2021, Luka Koper, e il sindacato che rappresenta gli operatori delle gru hanno firmato un accordo, che prevedeva una modifica della parte tariffaria del contratto collettivo (indennità di ferie annuali e prestazioni di lavoro di gruppo). Luka Koper sottolinea che l’accordo, valido per due anni, si basava sul presupposto di un contesto aziendale incerto a causa della pandemia da Coronavirus. In seguito è stato adottato (novembre 2022) un Piano aziendale per il 2023, che ha tenuto conto delle ipotesi del contesto imprenditoriale e delle tendenze del settore. “Considerato che dall’adozione del Piano industriale non si sono verificate circostanze particolari che ne abbiano influenzato in modo significativo l’attuazione (come la pandemia da covid-19), riteniamo che il Piano industriale sia ancora una base adeguata per misurare la performance dell’intera azienda” scrive Luka Koper in una nota.
A supporto di questa teoria, l’azienda snocciola una serie di risultati, tra i quali due record: il mese di marzo ha visto superare per la prima volta i 100mila Teu movimentati al terminal container, ma anche il numero di veicoli al terminal Ro-Ro. Viene inoltre sottolineata la decisione (evidentemente somma di vari capitoli di spesa negli ultimi anni) di avere dato il via libera a ben 430 milioni di euro di investimenti nei vari settori.
“Tuttavia, siamo consapevoli di avere margini di miglioramento, soprattutto nell’area del personale dirigente medio e basso, dove è necessario rafforzare la comunicazione interna e premiare e promuovere in base alla gestione degli obiettivi” conclude Luka Koper.
Al momento Luka Koper non sembra aver convinto i sindacati, che vogliono un’estensione a novembre dell’accordo e non ritengono avviato un negoziato vero e proprio, anche se Luka koper non ha ufficialmente rifiutato le richieste. Critiche, inoltre, sono state espresse dai rappresentanti dei gruisti – come riportato dai media sloveni – alla direzione dell’azienda, lamentando anche una generale insoddisfazione dei dipendenti e la stagnazione degli investimenti relativi alla realizzazione del secondo binario lungo la tratta ferroviaria Capodistria-Divaccia.