VENEZIA – Sostenibilità ambientale, nuova viabilità, varchi autonomi, gestione dei sottoservizi e sviluppo del traffico crocieristico. A Porto Marghera le concessioni delle principali banchine sono in scadenza tra il 2022 e il 2024 e l’Authority indica le nuove regole per il futuro del porto.
Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, ha firmato un’ordinanza denominata “Isola portuale demaniale a Porto Marghera– Molo A, Molo B e Molo Sali. Individuazione aree da assegnare quali terminal ex artt. 16 e 18 della l. n. 84/1994 e SS.MM.II”.
All’interno dell’Isola Portuale dei Molo A, Molo B e Molo Sali di Porto Marghera, vengono individuati quattro complessi di beni e di infrastrutture definiti in lotti indivisibili (quindi non frazionabili dopo l’assegnazione), che saranno assegnati con procedura ad evidenza pubblica quali terminal (ai sensi degli articoli 16 e 18 della L. n. 84/1994). L’Autorità portuale indica nell’ordinanza i requisiti necessari per formalizzare le richieste di concessione.

– Ottimizzare il layout dei 4 complessi di beni e di infrastrutture, anche attraverso la futura modifica dei vigenti confini concessori, al fine di: o sviluppare la produttività per ml di banchina; promuovere un uso intensivo delle superfici per depositi e impianti; prevedere sistemi di contenimento delle polveri generate dalla movimentazione di merce pulverulenta ed impianti di abbattimento delle emissioni diffuse anche per le fasi di movimentazione; eliminare o ridurre le interferenze nautiche, stradali, ferroviarie tra i terminal.

– proporre una viabilità stradale funzionale all’obiettivo di cui al punto precedente attraverso l’individuazione di varchi autonomi sia per safety che per security (eliminando, laddove possibile, aree o varchi comuni) e prevedere comunque sistemi intelligenti di gestione degli accessi ai terminal.

– proporre un piano di adeguamento e di gestione della rete ferroviaria interna ai terminal, coerente con le indicazioni di RFI e volto all’incremento della quota modale di trasporto ferroviario.

– prevedere, per ciascun terminal, un piano per la ripartizione e gestione della rete dei sottoservizi (acquedotto industriale, elettricità, rete fognaria, ecc.);

– proporre forme di flessibilità nell’uso delle aree e delle banchine (sul piano spaziale e/o temporale) funzionali al raggiungimento degli obiettivi organizzativi relativi al traffico crocieristico e di sviluppo delle attività commerciali dell’isola portuale.

 

L’ordinanza del presidente Di Blasio, anche Commissario Straordinario per le crociere, andrà integrata con le decisioni che saranno prese in relazione agli ormeggi temporanei a Marghera proprio per il traffico crocieristico. Le concessioni pluriennali che dovessero essere assentite in relazione a questa ordinanza, potranno quindi essere oggetto di modifica.

Il documento, già passato al vaglio del Comitato di Gestione in due diverse occasioni, tiene in considerazione tutti i maggiori argomenti ancora sul tavolo di discussione per Porto Marghera. In particolare, l’ordinanza cita il trend positivo nel traffico commerciale, il Concorso di idee per realizzazione e gestione di punti di attracco fuori dalle acque protette della laguna di Venezia utilizzabili “dalle navi adibite a trasporto passeggeri di stazza lorda superiore a 40.000 tonnellate e dalle navi portacontenitori adibite a trasporti transoceanici“; gli interventi programmati sull’Isola Portuale, il progetto preliminare della “Piattaforma d’altura al porto di Venezia e terminal container di Montesyndial” che l’Authority intende sviluppare come terminal container; ma anche l’articolazione territoriale del Porto di Venezia, sia in termini di infrastrutturazione viaria e ferroviaria che di specializzazione dei traffici.

In uno degli allegati all’ordinanza, infine, vengono indicate le “aree di espansione” della stessa Isola portuale di Marghera.