TRIESTE – Nel 2023 la produzione cantieristica della nautica da diporto italiana ha registrato il suo anno record: 4 miliardi di euro di export con un +15,9% sul 2022.
Il risultato, sottolinea Confindustria nautica, è stato raggiunto nonostante il rallentamento dell’economia del Paese in generale, e dell’export in particolare, a causa di molteplici fattori di criticità a livello internazionale.
Tra i fattori che contribuiscono a questo successo dell’export, c’è la confermata leadership a livello globale nella produzione italiana di superyacht con 600 yacht commissionati e/o in costruzione, per oltre 22.000 metri lineari complessivi, che rappresentano il primato assoluto del 51,4% di ordini. Seguono a distanza la Turchia (con 132 yacht in costruzione per circa 6.000 metri complessivi) e i Paesi Bassi (80 yacht e quasi 5.000 metri commissionati), solo per citare le prime tre posizioni nel mondo.
Queste le analisi di scenario elaborate da Fondazione Edison, contenuti nella sesta edizione di “La Nautica in Cifre Monitor – Trend di mercato 2023/2024”, rapporto statistico realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica che fornisce i trend di mercato aggiornati e ufficiali a metà anno nautico.
Dai risultati dell’indagine previsionale condotta dall’Associazione nazionale di categoria, emergono alcuni elementi utili a identificare il 2024 come un anno complesso, con la normalizzazione della crescita del settore nautico, a seguito di un lungo ciclo di fortissimo sviluppo del mercato.
In relazione ai risultati dell’anno solare 2023, fra le imprese risulta assolutamente prevalente la crescita di fatturato rispetto al 2022, con indicatori che fanno preludere a una chiusura positiva per l’industria nautica italiana nel suo complesso. Se per il settore dei superyacht la situazione si conferma positiva, per i cantieri di unità inferiori a 24 metri, l’84% del campione prevede un miglioramento o una chiusura in linea con l’anno precedente. Nel settore accessori e motori otto imprese su dieci confermano un consuntivo 2023 positivo o stabile.
L’analisi di previsione sul 2024, dopo i boat show invernali, conferma una differenziazione dell’andamento del fatturato fra la produzione di alta gamma e la cantieristica sotto i 24 metri.

L’industria italiana dei superyacht si conferma leader globale, crescendo con ritmi più moderati rispetto al triennio appena concluso. I risultati positivi sono evidenziati dall’estensione pluriennale degli order book, con 2 aziende su 3 che registrano un incremento del proprio portafogli ordini rispetto a 12 mesi fa.
Per quanto riguarda il mercato della piccola nautica, nel 2024 è prevista una contrazione in alcuni segmenti di prodotto e in alcune aree geografiche, in gran parte determinata da fattori congiunturali esterni al mercato, come l’incremento dei tassi d’interesse e l’accesso al credito, le crescenti tensioni geopolitiche internazionali e l’attesa per i risultati delle elezioni che porteranno ai nuovi assetti governativi in Europa e negli USA. Su queste basi il 2024 si palesa come un anno articolato, con previsioni di fatturato in crescita per il 32%, stabili per il 32% e di riduzione per il 36% del campione e con un portafoglio ordini che, allo stato, cresce o risulta stabile rispetto a 12 mesi fa per il 44% delle aziende intervistate.
Allo stesso tempo, nel comparto degli accessori e dei motori, il 2024 è considerato come un anno di transizione: l’82% del campione prevede una chiusura in crescita o in linea con l’anno precedente; il portafoglio ordini corrente indica inoltre un incremento o una stabilità per il 65% del campione.
Dal settore del turismo nautico emergono le buone prospettive del 2024 per le aziende del charter: la totalità degli intervistati dichiara che l’anno appena iniziato sarà ancora migliore del precedente. Per la metà del campione, peraltro, gli attuali risultati di vendita vedono un numero di settimane prenotate addirittura superiore a quello di 12 mesi fa; la variazione del valore medio della settimana venduta risulta stabile o in crescita per 3 intervistati su quattro.