TRIESTE – l’Assemblea di Assonave ha eletto presidente il Generale Claudio Graziano per il triennio 2022-2025.
Graziano (anche presidente di Fincantieri), dopo aver confermato la mission dell’Associazione, ha ritenuto necessario iniziare a tratteggiare, nella sua relazione introduttiva ai soci, un ripensamento di strategia, che punti con convinzione a stimolare la creazione di una nuova politica industriale di settore in grado di generare un sostanziale rafforzamento competitivo dei cantieri e della filiera nazionale. Il tutto “all’interno di una visione di un’Unione Europea solida ed autonoma, capace di competere nei segmenti di mercato più strategici”.
L’Associazione che rappresenta l’industria navalmeccanica italiana ha confermato, a fronte di un mercato mondiale in crescita, spinto dall’aumento esponenziale degli ordini di portacontainer e gasiere, le difficoltà del comparto navalmeccanico Europeo, già illustrate nel corso dell’Assemblea del 2021.
«È con grande senso di responsabilità che assumo la presidenza di Assonave, un’associazione che, seppur con le attuali dimensioni ridotte, riveste un’altissima importanza strategica in quanto è stata, e continuerà ad essere sotto la mia presidenza, un importante strumento volto a massimizzare la competitività del settore navalmeccanico. Sono convinto – ha dichiarato il Generale Graziano – che il raggiungimento di tale obiettivo debba fondarsi su un costante e necessario rafforzamento della filiera nazionale nonché sull’elaborazione e l’implementazione di una nuova politica industriale europea di settore, a cui siamo pronti a dare il nostro contributo, di concerto con le altre associazioni navalmeccaniche Europee, e prestando adeguata attenzione al settore dell’Economia del mare».
«Lascio un’associazione in salute, che ha saputo raggiungere molti degli obiettivi che ci eravamo prefissati, così come dettagliato nella mia relazione ai Soci, ma non ancora quello prodromico a garantire la prosperità del nostro settore negli anni a venire, e cioè quello della creazione di un “mercato leale”. È finora mancata nella Commissione Europea, anche per responsabilità del settore navalmeccanico continentale, la volontà politica di correre i rischi connessi alla soluzione del nostro problema di settore» ha dichiarato a margine dell’Assemblea, il presidente uscente di Assonave, Vincenzo Petrone.