TRIESTE – Cimolai, società di ingegneria di fama internazionale, ha avviato una vertenza giudiziaria nei confronti di JB Drax Honore.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, i legali dell’azienda che rischia il crack per alcuni investimenti in derivati, hanno sostenuto che il broker ha effettuato la vendita di alcuni dei derivati sulle valute in modo errato.
L’azienda a conduzione familiare, i cui progetti includono ponti, edifici, stadi e la struttura di confinamento della centrale nucleare di Chernobyl, in ottobre ha chiesto il concordato preventivo al Tribunale di Trieste, dopo il mancato rispetto dei pagamenti e delle richieste di margini sui contratti derivati.
Da allora, Cimolai ha ingaggiato una battaglia legale con le sue banche e i suoi broker, tra cui JB Drax, principale controparte di questi contratti derivati. Il broker ha sequestrato 81 milioni di euro di garanzie e poi ha intentato, a sua volta, una causa a Londra sostenendo di essere in debito di 13 milioni di euro perché Cimolai è andata in default o ha rescisso alcuni di questi contratti. Cimolai sta ora cercando di presentare una controdenuncia nei confronti del broker, sostenendo che non era in grado di comprendere il prezzo di questi complessi strumenti finanziari, come risulta dai documenti depositati.
Nell’ambito del piano di ristrutturazione depositato in Tribunale il 20 febbraio, Cimolai trasferirà le proprie attività in un’unità di nuova costituzione.