TRIESTE – Il Tribunale di Trieste ha accolto la richiesta di Cimolai per il congelamento di 100 milioni di euro che l’impresa avrebbe dovuto pagare ai creditori.
La notizia è stata riportata dall’agenzia Bloomberg, la prima che aveva nelle scorse settimane anticipato la situazione debitoria dell’azienda di Pordenone, specializzata nella realizzazione e installazione di grandi opere in acciaio in tutto il mondo. Del Gruppo fa parte anche Cimar (joint venture con Mariotti), impegnata da qualche anno nella realizzazione di scafi (per la Seabourn) a San Giorgio di Nogaro, con la fase di allestimento completata a Genova.
La causa dello sbilancio sarebbero alcune operazioni finanziarie in derivati, alle quali sommare alcuni prestiti con banche italiane. Il 22 ottobre Cimolai spa aveva comunicato di aver depositato al Tribunale di Trieste la domanda di accesso agli strumenti di regolazione della crisi previsti dal Codice della crisi d’impresa. Un’iniziativa tesa a mettere in sicurezza l’azienda, i suoi business e l’occupazione (circa mille dipendenti, 3 mila lavoratori con l’indotto): il portafoglio ordini del Gruppo è di oltre 830 milioni di euro.
Da quanto emerso in questi giorni, le perdite generate dai derivati sarebbero ci circa 300 milioni di euro. Cento di questi sarebbero stati appunto congelati dal Tribunale, sullo sfondo del reciproco scambio di accuse tra Cimolai e società finanziarie che l’hanno assistita in operazioni di derivati che, a suo dire, non avevano alcun “senso razionale” e le sono costate centinaia di milioni. Altri 4-500 milioni sarebbero invece la cifra di esposizione verso le banche.
A quanto riportato da Bloomberg, anche i broker e le socità finanziarie coinvolte avrebbero fatto causa a Cimolai per chiedere quanto dovuto. I tempi della partita si spostano ora metà dicembre quando si terrà un’altra udienza che dovrebbe precedere di poco la presentazione di un Piano industriale che possa essere approvato dal giudice che verrà incaricato di seguire la vicenda, assieme al pool di commercialisti e avvocati.