TRIESTE – Fincantieri ha reso noti i dati economici e finanziari al 30 settembre 2022: ricavi a 5,31 miliardi di euro (+17%), EBITDA a 172 milioni (330 milioni nei primi nove mesi del 2021), 3,3 miliardi di ordini acquisiti.
Dunque un notevole incremento dei ricavi, rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso, ma anche un netto calo dei margini (anche l’EBITDA margin passa dal 7,3% al 3,2%), dovuto essenzialmente – spiega il Gruppo – al calo dei margini nel settore Infrastrutture, alla svalutazione dei lavori in corso (posticipo consegnata di una nave da crociera) effettuata nel primo semestre 2022 per riflettere il rischio controparte di un armatore cruise, incremento dei prezzi delle materie prime (in particolare dell’acciaio), e gli effetti sul mercato del lavoro e nella catena di approvvigionamento statunitense emersi a causa delle spinte inflazionistiche.
«Il terzo trimestre ha visto i primi chiari segnali di ripartenza degli ordinativi cruise, con una richiesta di navi equipaggiate con le tecnologie all’avanguardia e alimentate da motori di nuova generazione. Ha inoltre visto l’ingresso di nuovi operatori nel settore delle navi extra lusso, a conferma della ripresa del mercato crocieristico, prima di quanto inizialmente previsto. Anche il settore militare e delle navi offshore mostra un trend molto interessante sia nel breve che nel medio lungo termine.
L’andamento economico risente ancora degli effetti già scontati nel primo semestre oltre al protrarsi dell’incertezza macro-economica e geopolitica e delle spinte inflazionistiche» ha commentato a margine della riunione del cda, Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri.
«Stiamo già tracciando una nuova rotta e ci stiamo impegnando con forte spirito imprenditoriale e coraggio manageriale – ha aggiunto Folgiero – nel raggiungere nuovi obiettivi grazie alle nostre caratteristiche distintive legate alle competenze storiche combinate con una forte capacità e credibilità nell’innovazione. Forti della nostra leadership nei core business in cui operiamo, capaci di trainare una delle catene di fornitura più importanti del Paese e con un ruolo proattivo nella transizione digitale e verde, Fincantieri mira a rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nell’industria internazionale della navalmeccanica».
Per quanto riguarda l’operatività, con un carico di lavoro complessivo di 34,5 miliardi, il backlog al 30 settembre 2022 è pari a euro 24,1 miliardi (euro 26,6 miliardi al 30 settembre 2021) con 92 navi in portafoglio. Nei primi nove mesi del 2022 sono state consegnate 12 navi da 8 stabilimenti, è stato firmato un Memorandum of Agreement con MSC per due navi di lusso e un contratto con Viking Cruises per ulteriori due unità; firmato inoltre un contratto per una unità extra-lusso con Four Seasons. Nel terzo trimestre 2022 sono state consegnate due navi: la Norwegian Prima (la prima di sei navi da crociera di nuova generazione per Norwegian Cruise) e la Viking Polaris (seconda di due unità da crociera expedition per Viking)
Consegnato anche il pattugliatore d’altura Sheraouh (seconda unità della classe per il ministero della Difesa del Qatar) e firmato con Naviris, Naval Group e Navantia un accordo preliminare consortile nell’ambito del programma Modular and Multirole Patrol Corvette, per l’esecuzione del bando per lo sviluppo del progetto European Patrol Corvette (EPC).
Per quanto riguarda il settore infrastrutture, invece, nel mese di ottobre, Fincantieri si è aggiudicata i lavori per la costruzione della diga foranea del porto di Genova, in quanto parte del consorzio guidato da Webuild, e l’appalto per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Serchio (Lucca).
Questa la suddivisione dei ricavi e proventi (escluse le attività passanti) dei primi nove mesi del 2022: shipbuilding +9,1%, offshore e navi speciali +86,4%, sistemi, componenti e servizi +25,5%.
Per quanto riguarda le previsioni, Fincantieri sottolinea che l’andamento della stagione crocieristica estiva ha confermato il percorso di ripresa del mercato previsto ad inizio anno. Al 1 ottobre, si segnalano 83 brand operativi con ben 371 navi in servizio. CLIA (Cruise Lines International Association) ha evidenziato in una recente indagine come la preferenza verso le crociere rispetto ad altre forme di turismo sia, ad oggi, a livelli superiori al 2019. I segnali positivi del settore sono rafforzati dalla decisione dei principali operatori croceristici di “eliminare il requisito della vaccinazione, allentando i protocolli pre-imbarco”, e dalla ripresa degli ordinativi, avvenuta già nel terzo trimestre 2022, in anticipo rispetto alle aspettative. Crescono, inoltre, le aspettative di aumento della domanda di mezzi navali nei settori della difesa e delle energie rinnovabili (wind offshore).
“Dal punto di vista operativo i primi nove mesi del 2022 sono stati caratterizzati da un contesto macroeconomico fortemente condizionato dal protrarsi del conflitto in Ucraina. L’instabilità geopolitica, economica e dei mercati finanziari ha determinato un’elevata incertezza, legata alla crescita dei prezzi dei prodotti energetici, dei tassi di interesse e dell’inflazione. Con riferimento alla catena di approvvigionamento, si osserva, invece, un progressivo riequilibrio – scrive Fincantieri in una nota stampa – tra domanda e offerta in ambito europeo, e una stabilizzazione dei prezzi, a livelli inferiori rispetto ai picchi della prima parte dell’anno, ma ancora superiori a quelli pre-pandemia”.
Nell’ambito del contesto di incertezza descritto e “al netto di eventi ad oggi non prevedibili”, Fincantieri conferma per il 2022 la crescita di ricavi rispetto il 2021, con un quarto trimestre in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente e il miglioramento della marginalità del secondo semestre rispetto ai primi sei mesi dell’anno.