TRIESTE – Le previsioni per l’anno in corso erano già ottime: più di 200 toccate e 500mila passeggeri fra Trieste e Monfalcone. Ora però, ipotizzando che Venezia non riesca a soddisfare la richiesta per gli anni a venire, a Trieste si studia come aumentare il numero di navi che si possono accogliere in contemporanea nell’area delle Rive, a ridosso del centro città.
Lo studio, commissionato già due anni or sono dall’Autorità portuale alla Capitaneria di porto, è stato reso noto dala quotidiano Il Piccolo, che ha pubblicato anche una mappa dell’ipotetica disposizione delle navi. Oltre alle due già previste a fianco della Stazione marittima sul Molo Bersaglieri, altre due di dimensioni più contenute (rispetto ai 300 metri delle unità più grandi) troverebbero posto sul Molo IV all’ingresso del Porto Vecchio e un’altra (sempre di dimensioni contenute) sul Molo Pescheria, anch’essa in pieno centro città. Altre due, stavolta di dimensioni maggiori, potrebbero trovare ormeggio in Porto Vecchio, una volta adattata la banchina e, sempre in Porto Vecchio, ma al Molo III, sarebbe previsto l’attracco per una nave da crociera luxury, anche in questo caso a seguito di alcuni adattamenti.
Proprio sul Porto Vecchio però, lungo la banchina oggi occupata dall’Adriaterminal, sorgono le maggiori criticità, tutte però risolvibili secondo lo studio reso noto dall’ammiraglio Vincenzo Vitale, Comandante della capitaneria di Porto. Una volta trovata una location alternativa all’unica attività commerciale all’interno del vecchio scalo (è prevista andarsene nel 2024), in caso di forte vento, navi con quell’altezza rischierebbero di rompere gli ormeggi, ammesso e non concesso che l’ingresso in banchina trovi il via libera dei Piloti del porto. In quel luogo, dove sono già state fatte le prove generali per avvallare una simile ipotesi, dovrebbe sorgere una nuova Stazione marittima, gestita però da Trieste terminal passeggeri. «Niente terminal privati – spiega il presidente dell’Auhtority Zeno D’Agostino – abbiamo deciso che la gestione è in capo a TTP. Anche in quest’ottica va visto l’ingresso di Costa e MSC (recentemente rafforzato, ndr) in TTP». Salta dunque l’ipotesi di un terminal MSC, che in passato aveva fatto sapere di essere disposta ad investire in questo senso.
Sentito qualche tempo fa sull’argomento, l’ammiraglio Vitale aveva detto: «In Porto Vecchio è previsto possano ormeggiare tre navi da crociera. Stiamo lavorando per verificare la tenuta in banchina con vento fino a 45 nodi, poi basta trovare una finestra con vento a 30 nodi per farla uscire. È chiaro che poi sarà necessaria un’ordinanza della Capitaneria per determinare le regole di entrata e uscita dal Porto Vecchio. Abbiamo già iniziato a fare delle simulazioni e la nave Marina è un caso di studio. Ad ogni modo, nel 2025 potrebbe esserci la banchina allungata e una Stazione marittima, quindi potrebbe essere tutto disponibile per la stagione delle crociere nel 2026».
Niente interventi ciclopici o investimenti poco sostenibili, dunque, e una tempistica accettabile se, come lascia credere qualche previsione, a Venezia non si riuscisse a risolvere la questione legata agli ormeggi a porto Marghera, dove le grandi navi non possono entrare in caso di maltempo.