TRIESTE – Il Consiglio di amministrazione di Fincantieri ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2022: risultato di Gruppo negativo per 324 milioni di euro, ricavi a +11,7% e ordini a +59% rispetto al 2021.
«Il 2022 è stato un anno di transizione in cui la nostra performance è stata condizionata da una serie di partite non ricorrenti – ha dichiarato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri – anche collegate alle code degli effetti del Covid-19 sulla supply chain ed agli effetti inflattivi generati dal conflitto ucraino. Questi fenomeni hanno portato il nuovo management ad effettuare una revisione strategica delle principali commesse. Inoltre, a fine 2022 il Gruppo ha concluso la definizione del nuovo piano industriale 2023-2027 che prevede una concentrazione sulla disciplina finanziaria e sul risk management oltre ad una focalizzazione sulla modernizzazione dei cantieri e sulla leadership tecnologica sulla nave digitale e verde».
«Con un settore crocieristico in ripresa verso valori pre-Covid e un aumento degli investimenti previsto sia nel comparto della Difesa che in quello delle energie rinnovabili, il nostro Gruppo è molto ben posizionato per cogliere tutte le opportunità che il prossimo futuro riserva. Tale dinamica è dimostrata anche dal livello delle acquisizioni commerciali che nel 2022 hanno raggiunto un livello molto superiore al precedente esercizio» ha concluso Folgiero.
In una nota, il Gruppo cantieristico leader mondiale, sottolinea la ripresa degli ordinativi cruise con un aumento della richiesta di navi equipaggiate con tecnologie all’avanguardia e alimentate da motori di nuova generazione, e un ammontare di ordini acquisiti pari a 5,3 miliardi di euro (+59% rispetto al 2021), proprio grazie al forte contributo del Cruise e dell’Offshore.
Nel corso del 2022 sono state consegnate 19 navi da 9 stabilimenti del Gruppo e i ricavi sono stati pari a 7,44 miliardi (+11,7% rispetto al 2021).
Il risultato di Gruppo è negativo per 324 milioni (positivo per 22 milioni nel 2021) dopo aver scontato oneri estranei alla gestione ordinaria o non ricorrenti (238 milioni) di cui 164 milioni di natura non monetaria (svalutazioni di avviamenti e di immobilizzazioni immateriali).
Per quanto riguarda l’andamento operativo, il carico di lavoro complessivo è di 109 navi e 34,3 miliardi di euro, pari a 4,6 volte i ricavi 2022.