TRIESTE – Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri ha approvato le informazioni finanziarie intermedie al 31 marzo 2023.
«Il primo trimestre del 2023 si è confermato pienamente in linea con le previsioni per il FY 2023, con un aumento dei ricavi del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nell’area delle navi da crociera abbiamo registrato un incremento dei volumi di produzione in virtù dello sviluppo dell’importante backlog acquisito mentre nel militare prosegue come da programmi l’avanzamento dei programmi in essere nel rispetto delle tempistiche previste» ha spiegato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato della società.
La performance è stata segnata in particolare dal settore offshore e navi speciali, con 238 milioni di euro di ricavi (+31%), che beneficia del crescente contributo delle unità per il comparto eolico. Questo risultato, secondo l’ad, conferma la validità della revisione del modello di business di Vard, focalizzato ora sul mercato offshore e delle energie rinnovabili. Nei primi mesi del 2023, inoltre, sono state avviate iniziative per assicurare gli obiettivi del Piano Industriale 2023-27, tra le quali la prosecuzione delle azioni per digitalizzare e incrementare l’efficienza produttiva dei cantieri e ottimizzare i costi di procurement e delle spese generali, oltre a quelle per mettere in sicurezza e valorizzare l’area di attività delle infrastrutture.
«La performance operativa attesa per l’anno ci consentirà di consolidare i ricavi e la marginalità che, uniti ad un un portafoglio ordini molto robusto ed a un EBITDA in miglioramento rispetto ai risultati del FY 2022, confermano la nostra come una società solida nel business tradizionale – ha concluso Folgiero – ed al tempo stessa proiettata strategicamente sulle nuove tecnologie».
I ricavi del trimestre si fissano a 1.76 miliardi di euro, con un EBITDA margin al 4,9% in miglioramento. La Posizione finanziaria netta resta negativa (2,9 miliardi di euro) in linea con l’andamento dei fabbisogni delle commesse cruise.

Sono 89 le navi in portafoglio, con un backlog di 22,7 miliardi di euro.
Gli ordini acquisiti sono pari a euro 0,9 miliardi (contro 0,5 miliardi nel primo trimestre 2022), grazie ad forte contributo del settore Offshore Wind.
Sono state consegnate cinque navi da tre stabilimenti: LCS “USS Marinette” per la US Navy, “Jan Mayen” la prima nave per la Guardia Costiera norvegese, una unità SOV, una unità Fishery per la compagnia Luntos Co. Ltd. e una unità Marine Robotic per la compagnia Ocean Infinity Group Limited. Si segnalano nel mese di aprile le consegne di “Viking Saturn”, decima unità della serie, e “Oceania Vista” per Oceania Cruises.